Lavoro, diritti e tutele, da Reggio Emilia le proposte di Sinistra Italiana
Una delegazione di Sinistra Italiana del Molise, guidata da Anna Spina ed Elisabetta Brunetti, rispettivamente segretaria provinciale della Federazione di Campobasso e componente della Direzione Nazionale, a cui da oggi si aggiungerà il segretario regionale Vincenzo Notarangelo, è impegnata nei lavori e nelle manifestazioni in svolgimento a Reggio Emilia per la Festa Nazionale del Partito che sarà conclusa domenica 24 settembre dal Segretario Nicola Fratoianni.
Molteplici i temi affrontati in queste prime sessioni alla presenza di Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, Sergio Coffferati, Parlamentare Europeo, Pietro Grasso, Presidente del Senato, Claudio De Vincenti, Ministro per il Mezzogiorno, Susanna Camusso, Segretaria Generale della CGIL e di altri autorevoli riferimenti nazionali come Stefano Fassina, Gianni Rinaldini, Nichi Vendola, Celeste Costantini, Claudio Grassi, Paolo Cento, Loredana De Petris, Giulio Marcon o Giovanni Paglia.
Tra le iniziative più significative merita di essere segnalata la mobilitazione dell’ANPI in difesa della Costituzione e contro ogni forma di fascismo, xenofobia e razzismo. La delegazione molisana ha avuto occasione di seguire il lancio dell’iniziativa contro ogni forma di violenza o discriminazione contro le donne sostenuta dai Presidenti dei due rami del Parlamento e da tutto il Partito di Sinistra Italiana con una campagna di mobilitazione avviata a Reggio Emilia e che sarà ripresa e rilanciata anche in Molise.
Il tema strategico su cui è stata posta attenzione è stato quello del lavoro, della fuga dei giovani dal meridione e dalla tutela contrattuale, previdenziale e di stabilizzazione occupazionale, affrontata sia da Sergio Cofferati nel dibattito promosso in ricordo di Bruno Trentin e sopratutto da Susanna Camusso nel confronto aperto avuto con Claudio De Vincenti, Ministro per il Mezzogiorno.
Il messaggio forte lanciato da Reggio Emilia è quello di archiviare un ventennio di politiche di austerità con tagli sociali devastanti, smantellamento di servizi pubblici essenziali come la sanità, e precarizzazione selvaggia del lavoro.
A poco servono le alchimie tattiche, i posizionamenti astratti e gli annunci inconcludenti, in Italia è cresciuta la disuguaglianza, il Sud è stato abbandonato, i diritti fondamentali non sono fruibili per larga parte della popolazione e si rinuncia ad investire adeguatamente nella conoscenza, nella scuola, nell’università e nella ricerca.
Spetta alla Sinistra riprendere il filo spezzato tra le tante solitudini prodotte dalle politiche di questi anni e riannodare un progetto di unità, crescita e sviluppo solidale.