Un numero verde per la tutela della sanità in Molise. Frattura: “Non uno strumento punitivo, ma un mezzo per migliorare offerta e qualità dei servizi”
Un numero verde per la tutela della sanità molisana: un servizio per i cittadini, che d’ora in avanti potranno segnalare disfunzioni e disservizi. Al numero verde 800329500, oppure allo 0865724242, gli operatori della ‘Bucci Voice’, potranno ricevere segnalazioni sui tempi d’attesa troppo lunghi di visite mediche ed esami ambulatoriali, comportamenti poco consoni da parte del personale sanitario sui servizi e i medicinali garantiti ai pazienti, così come i cittadini potranno ricevere informazioni sulla riorganizzazione del servizio sanitari, secondo quanto stabilito dal Piano Operativo Sanitario. IL VIDEO
Le segnalazioni contribuiranno a comporre un report, a disposizione delle direzioni generali dell’Asrem e della della Salute della Regione Molise.
A illustrare le novità del nuovo servizio regionale, il governatore Paolo Di Laura Frattura e il direttore generale del Servizio Salute della Regione Molise, Lolita Gallo.
“L’idea di un numero verde per la tutela della sanità in Molise – ha affermato il presidente della Giunta regionale del Molise, Paolo Di Laura Frattura – è nata dalla quantità abnorme di riscontri che richiedono i cittadini, con i mezzi a loro disposizione: dal semplice messaggio sul cellulare fino all’utilizzo dei social. D’ora in avanti, i cittadini avranno a disposizione uno strumento, un numero verde, che avvicinerà gli stessi alle strutture, avendo a disposizione un mezzo per raccontare quanto accade ogni giorno. Non è uno strumento punitivo e censorio nei confronti del nostro straordinario personale sanitario, che ha garantito la qualità dei servizi, in questi anni, nonostante la carenza di organico, che contiamo di superare quanto prima, con l’assunzione di nuovi medici e di 280 infermieri. Il numero verde, in sostanza, sarà uno strumento, che consentirà un monitoraggio continuo sulla direzione su cui lavorare, al fine di avere un servizio migliore con la riorganizzazione sanitaria”.
“Ultimamente mi è capitato di sentire – ha proseguito Frattura – che un reparto dell’ospedale ‘Cardarelli’ avrebbe chiuso, con la conseguenza di dover portare il figlio fuori per le cure. Ovviamente, era una notizia non corrispondente alla verità, forse, diffusa da chi non ha ancora capito la riorganizzazione sanitaria, rispetto alla quale mi piace precisare come si debba parlare di riorganizzazione territoriale, più che di tagli”.
Frattura ha approfittato dell’occasione per tornare a parlare del report Bankitalia e di come esso abbia “certificato il miglioramento dei Lea, i Livelli Minimi di Assistenza”, sottolineando anche il successo ottenuto dalla campagna di prevenzione ‘Consultori in Piazza’, la prima di una serie di iniziative in tal senso.
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