Biblioteca Albino, da domani nelle mani del Ministero. Passaggio necessario per rilanciare un presidio culturale centrale
Avverrà domani, venerdì 26 maggio 2017, la firma che garantisce la consegna “in uso governativo” della Biblioteca Albino di Campobasso, che passa dalla proprietà della Provincia a quella del Demanio dello Stato, in favore del MiBact.
Si conclude domani, quindi, il lungo percorso amministrativo, le cui basi solide erano state gettate lo scorso 13 settembre a Roma tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Molise e le Province di Campobasso e Isernia. In quell’occasione, infatti, venne stipulata l’intesa affinché il Ministero certificasse il valore e il prestigio dei principali riferimenti culturali che, oltre all’Albino coinvolgevano la sede del Museo Sannitico ‘Palazzo Mazzarotta’, le opere del Maestro Antonio Pettinicchi, la collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, il patrimonio documentario degli Archivi storici provinciali, i due edifici di proprietà della Provincia di Isernia presenti nell’area del Museo del Paleolitico e il percorso di accesso al sito archeologico di Pietrabbondante. Al contempo si perfeziona il passaggio al Ministero degli otto professionisti dipendenti della Provincia di Campobasso e si formalizza l’impegno per una prossima riallocazione di altri tre della Provincia di Isernia.
In quell’occasione fu proprio il sottosegretario ai Beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, a spiegare il perché per un principio di sussidiarietà, il Ministero si sia fatto carico di beni e istituti culturali provinciali, compresa la Biblioteca Albino. “Si tratta – disse Cesaro quel giorno – di due motivi principali: l’assenza fino ad oggi di una Biblioteca Nazionale nella regione e la conseguente volontà del MiBACT di rilanciare la Albino quale presidio culturale centrale e l’impegno di coinvolgere l’importante e ancora poco conosciuto patrimonio culturale molisano nella grande sfida che ci attende nei prossimi anni: valorizzare tutti i beni storico-artistici e bibliotecari del Mezzogiorno per farne, anche attraverso nuovi circuiti turistici, una leva di sviluppo economico ed occupazionale”.
A partire da domani, dunque, gli uffici locali del Mibact (che ha tra l’altro assorbito anche otto dipendenti provinciali, ndr) potranno avviare e potenziare azioni di tutela e valorizzazione di un’importante parte del patrimonio culturale della città capoluogo e dell’intera regione.