Egam, la discussione sulla legge prosegue a rilento: un solo subemendamento approvato e aggiornamento al 13 aprile
Pochi emendamenti e subemendamenti discussi al termine della quarta giornata di lavoro per l’approvazione della legge istitutiva dell’Egam. Tutto rinviato a giovedì 13 aprile, tre giorni prima della Santa Pasqua.
La giornata era iniziata con la protesta di sindaci, movimenti e associazioni, in difesa dell’acqua pubblica, ai cui rappresentanti non si era sottratto il governatore Frattura all’arrivo a Palazzo D’Aimmo.
Seduta mattutina iniziata soltanto poco prima delle 13, la sospensione alle 14, prima di ritrovarsi tra i banchi dell’assise regionale dopo le 16 con l’aggiornamento a Giovedì Santo arrivato alle 19,30.
Un solo subemendamento approvato, a firma del governatore Frattura con relatore il consigliere regionale Ciocca, che modifica il comma 2 dell’articolo 6, sulla gestione del servizio idrico integrato, per il quale “la funzione di scelta della forma di gestione del servizio idrico attribuita agli enti locali, l’Azienda Speciale Molise Acque è autorizzata a partecipare all’eventuale costituzione con i Comuni di una società in house per la gestione del servizio idrico integrato regionale, mediante partecipazione minoritaria al capitale non superiore al 49%. Qualora l’Egam scelga la forma di gestione mediante affidamento diretto alla società in house di cui al precedente periodo, le condizioni e i termini della partecipazione dell’Azienda speciale regionale Molise Acque saranno stabiliti in un accordo preliminare che l’Azienda speciale sottoporrà alla Giunta regionale per eventuali osservazioni e direttive”.
Gli altri emendamenti, presentati da Iorio, Niro, Federico e Manzo, sono stati respinti, ma i numeri della maggioranza, ormai, sono risicati.
I consiglieri del centrosinistra Scarabeo, Totaro, Petraroia, Niro e Lattanzio non votano più compatti con la maggioranza e, con questi voti, uniti a quelli del centrodestra e dei grillini un subemendamento pentastellato ha ‘rischiato’ di essere approvato, cancellando quello poc’anzi menzionato a firma del governatore. Solo le assenze di Cavaliere e Sabusco, quest’ultimo non presente solo in occasione di questa votazione, hanno salvato la maggioranza dalla capitolazione con la conta terminata con 10 sì e 10 no, con conseguente bocciatura dell’emendamento presentato dalla minoranza.
A dieci mesi dalle elezioni regionali, dunque, la campagna elettorale inizia a influenzare anche il Consiglio regionale, chiamato nelle prossime settimane ad approvare la legge istitutiva dell’Egam, che annovera oltre cento emendamenti e subemendamenti presentati e che continuano a essere proposti dagli inquilini di Palazzo D’Aimmo.