Defr 2017-2019, Legge di stabilità e Bilancio, Frattura: “Renderemo strutturali i segnali della ripresa”

Il Governatore Paolo di Laura Frattura
Il Governatore Paolo di Laura Frattura

“Un elenco studiato e pensato di obiettivi sostenibili, plasmati su esigenze e potenzialità reali del nostro Molise. I nuovi provvedimenti di programmazione economica e finanziaria e di bilancio seguono la traccia che abbiamo delineato in questi anni dimostrando serietà nei conti e capacità restitutiva. E con noi, anzi: prima di noi, l’hanno fatto i cittadini molisani che hanno saputo comprendere e condividere il carico di sacrifici derivanti dalle sole scelte possibili, quelle che ci hanno consentito di iniziare a risalire la china, non solo come il resto d’Italia e in particolare come le regioni del Mezzogiorno, ma, rispetto a queste ultime, anche con qualche risultato più consistente in relazione al quadro generale, per quanto, lo sappiamo, spesso ancora molto contenuto. La ripresa del nostro Molise è iniziata, c’è stata. L’hanno registrata tanti indicatori importanti. Istat, Bankitalia, Svimez e Moody’s hanno rilevato e certificato i progressi compiuti. Per questo andiamo avanti con il programma del nostro Governo regionale attento a organizzare, potenziare e migliorare il Sistema Molise”. Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, commenta le nuove norme finanziarie appena approvate dal Consiglio regionale.

“Il nuovo Defr 2017-2019, il Documento di economia e finanza regionale del nostro Molise – spiega il presidente –, parte dai dati positivi che si sono realizzati nella nostra realtà sul versante produttivo, occupazionale e sociale, tenendo alta l’attenzione, questo va sottolineato, su tutte le criticità serie che permangono, a cominciare dal livello di impoverimento delle famiglie molisane passando per quello occupazionale non ancora gratificante fino al calo demografico la cui tendenza progressiva non ci lascia indifferenti. Soprattutto per queste ragioni, partiamo da qui, dai dati positivi, per fare un’altra imponente scommessa: rendere strutturali i segnali della ripresa”.

Per Frattura “questa è la sfida che, anche con le nuove norme di bilancio, affrontiamo in un quadro generale di finanza pubblica non semplice con riferimento alle risorse disponibili e alle regole per la spesa. E, in particolare, con riferimento al taglio dei trasferimenti centrali, è da ricordare che il contributo al risanamento dei conti pubblici del comparto Regioni negli ultimi otto anni è stato molto pesante e ha inciso profondamente sulle finanze regionali”.

 

Occupazione

“Nei prossimi mesi – prosegue –, inizieremo a tradurre in cose concrete tutti i percorsi individuati con il contributo centrale del Governo, percorsi nei quali abbiamo non riposto speranze, quanto piuttosto riconosciuto i mezzi necessari alla costruzione delle opportunità che garantiscono crescita e sviluppo. Continuiamo ad accompagnare, con politiche mirate a facilitare i percorsi, i soggetti che vogliono riempire di contenuti gli strumenti e le agevolazioni oggi a disposizione, le nostre imprese. Così inquadriamo l’area di crisi complessa e l’area di crisi non complessa, contraddistinte entrambe da un buon andamento in termini di iniziale partecipazione. Nell’area di crisi complessa riconosciamo uno dei principali strumenti per rilanciare i livelli occupazionali”.

In generale, per quanto attiene le politiche per l’occupazione, gli interventi programmati contribuiranno al raggiungimento dei seguenti obiettivi trasversali:

  • allargamento delle condizioni di accesso al mercato del lavoro;
  • innalzamento generalizzato delle competenze;
  • aumento del tasso di occupazione dell’area;
  • prevenzione di fenomeni di esclusione sociale.

Le iniziative regionali per l’occupazione finanziate con fondi comunitari si concentreranno, inoltre, sui seguenti temi:

  • l’accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale;
  • l’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della garanzia per i giovani;
  • la modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi pubblici e privati di promozione dell’occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale, nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati.

Il Programma Garanzia Giovani, avviato nel 2015, nel corso del 2016 ha assolto gran parte delle sue azioni con un significativo avanzamento su tutte le misure. Il 2017, in attesa che a livello centrale si concluda la definizione della seconda fase del Programma con il relativo rifinanziamento, sarà contraddistinto a livello regionale  dalle attività per l’ultimazione delle misure già avviate e di quelle connesse alla chiusura della prima fase.

“Questo su un versante – specifica il presidente della Regione –. Sull’altro il Patto del Molise, l’impalcatura portante degli interventi che abbiamo individuato come necessari per la crescita del nostro territorio”.

Il Patto per il Molise vale complessivamente 727,7 milioni di euro, di cui 378 milioni sono le risorse aggiuntive del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, fondi nuovi destinati agli investimenti. Di questa parte abbiamo 69 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre 2017: “Non abbiamo nessun timore. Abbiamo dimostrato in questi anni come non solo la velocità della spesa ci appassioni, ma quanto soprattutto ci appassioni l’indicatore di valutazione della qualità”, sostiene Frattura.

Cinque i settori strategici individuati: 1) ambiente e territorio (226,75 milioni di euro); 2) sviluppo economico e produttivo (76 milioni); 3) turismo e cultura (108,9 milioni); 4) innovazione formativa (23 milioni); e 5) infrastrutture (293 milioni): per un totale di 55 progetti.

Per gli interventi infrastrutturali, nel corso del 2017, sarà attivato il fondo rotativo di progettazione, leva fondamentale per migliorare la ripresa progettuale degli enti pubblici del nostro territorio.

Sviluppo economico

Ri-lanciare e potenziare. Dice Frattura: “Favoriremo accompagnandola la buona impresa con politiche per il credito e per l’innovazione con interventi finanziari sostenuti dalle risorse dei Fondi Fesr-Fse, Feasr e Fsc. Con politiche per rendere accessibile la nostra regione con infrastrutture materiali e immateriali, politiche sociali strategie di investimento nell’innovazione, diversificazione territoriale e ristrutturazione produttiva. La programmazione delle risorse del Fesr assume il ruolo di capofila. Nell’area tematica “Sviluppo economico e produttivo” prevediamo azioni strategiche finalizzate:

–       a promuovere l’innovazione e la ricerca, anche in complementarietà con gli interventi già individuati e in corso di definizione nell’Area di crisi industriale complessa;

–       a sostenere la riqualificazione della Cittadella dell’Economia e del Polo fieristico di Campobasso;

–       a valorizzare l’innovazione dei processi produttivi digitali relativi al “Borgo delle idee acceleratore diffuso di idee digitali”.

La politica regionale a favore della competitività delle imprese, dell’innovazione e della ricerca che sosterremo, si accompagna alle misure di aiuto alle imprese, che rappresentano uno dei principali strumenti per indirizzare ed incentivare lo sviluppo economico della regione. “Attiveremo – ancora il presidente –, agevolazioni, per mezzo di diversi strumenti e con diverse modalità di erogazione, alle imprese di tutti i settori produttivi, soprattutto a quelle di micro, media e piccola dimensione”.

L’incentivo per l’incremento dell’innovazione e dell’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto, sarà un elemento portante dei bandi sostenuti dall’Amministrazione regionale. Per sostenere le imprese nel difficile accesso alla liquidità e al prestito bancario, nel 2017 la finanziaria regionale, Finmolise, avrà a disposizione ulteriori strumenti, tutti deliberati, e in particolare:

–       l’Erem Cbsi del Fondo Europeo per gli Investimenti per 7,5 milioni di euro ed attivare prestiti alle PMI per 15 milioni di euro;

–       il Credito alle imprese per lavori di ricostruzione post sisma con cui si autorizza Finmolise a concedere anticipazioni alle imprese impegnate nella ricostruzione post-sisma nei limite di impegno di 6 milioni di euro.

–       l’Accesso al credito per il sistema imprenditoriale regionale che istituisce il Fondo Unico per lo Sviluppo del Molise destinato alla concessione di garanzie dirette al sistema creditizio per la concessione di affidamenti alle imprese del territorio regionale. La dotazione iniziale ammonta a 15 milioni di euro e finalizza gli interventi ad imprese start-up, investimenti, liquidità ed investimenti. Nel corso del 2016 è stata ulteriormente incrementata di 2,5 milioni di euro. Il fondo è operativo dal 2016. Le ipotesi di credito erogato tengono conto dell’effetto leva generato dai moltiplicatori e dalle percentuali di garanzia prestabile.

–       la Riprogrammazione Par Fsc Piccolo prestito ad imprese e professionisti:  istituisce un Fondo per la concessione di piccoli prestiti fino all’importo massimo di 25 mila euro. Completate le procedure di assegnazione nel corso dell’esercizio 2017 si prevede l’erogazione dell’intera misura.

Programma di sviluppo rurale e lo sviluppo economico e produttivo regionale. Soddisfazioni importanti stanno venendo dall’agricoltura molisana, il tasso di crescita certificato dallo Svimez vale, in termini di produzione, +11%. L’obiettivo centrale della strategia del Psr 2014-2020 (210 milioni di euro, “siamo stati i primi ad ottenere l’approvazione a Bruxelles”) è di giungere a un modello economico che caratterizzi sia il settore agricolo e forestale che quello rurale nel suo complesso, favorendo lo sviluppo strutturale, ambientale, economico e sociale. “Tra maggio 2015 e dicembre 2016, tra avvisi pubblicati e già approvati dal Tavolo verde per la prossima pubblicazione, oltre alle indennità compensative, abbiamo impegnato già 100 milioni – ricorda Frattura –. Ora procederemo alla concessione dei finanziamenti e alla liquidazione dei pagamenti e provvederemo alla pubblicazione di ulteriori bandi per attivare tutte le misure programmate. Grazie al Psr e l’accordo con il Ministero dello sviluppo economico abbiamo stipulato una convenzione operativa per lo sviluppo della banda ultralarga nelle nostre aree rurali per 21 mln di euro” .

In tema di ambiente, “la grande partita costruita in questi anni: ora il giro di boa per i rifiuti, la tutela dell’area, la crescita sostenibile del nostro territorio. Abbiamo risorse per garantire la sostenibilità ambientale e la messa in sicurezza del territorio regionale attraverso la gestione integrata dei rifiuti, la bonifica dei siti contaminati, le opere relative al sistema idrico-fognario”, rimarca il presidente.

 

Pubblica amministrazione

Ri-innovare la PA, organizzandola. “A livello istitutivo, abbiamo dato una forte accelerata negli ultimi mesi del 2016. Continuiamo a lavorare per l’efficienza. Il riordino istituzionale e la semplificazione normativa procedono per dare ai cittadini e alle imprese risposte. È la nostra priorità”, dichiara Frattura.

In questa direzione il Pra, Piano di rafforzamento amministrativo che individua tre macrobiettivi da perseguire: migliorare la tempistica e i cronoprogrammi; rafforzare la governante e i meccanismi di coordinamento a valere sulle funzioni comuni; riorganizzare le strutture amministrative.

Per la semplificazione amministrativa passa la riduzione della spesa per il funzionamento dell’apparato amministrativo stesso. “Le nostre politiche di bilancio – specifica il presidente –, continuano a essere orientate alla razionalizzazione della spesa intermedia. Tanto abbiamo fatto e altrettanto faremo grazie alla condivisione interregionale con l’attivazione di reti di cooperazione territoriale”.

La gestione associata di funzioni e servizi, avviata anche in attuazione della Riforma Delrio, chiederà a ogni ente coinvolto non solo di fare la sua parte, ma di cedere un pezzetto di un’autonomia oggi non sempre sostenibile. Prosegue la fase sperimentale attuata nella zona del Matese e del Fortore con la Strategia nazionale delle aree interne. Per le aree urbane (Campobasso, Isernia e Termoli) nel 2017 si provvederà alla stipula degli accordi operativi e l’avvio degli interventi per revisione e completamento delle Strategie urbane, elaborazione degli atti di delegazione, formalizzazione delle governante degli organismi intermedi.

Nelle nuove disposizioni collegate al Bilancio e nella nuova legge di Stabilità, “abbiamo introdotto importanti novità – annuncia il presidente –: il riordino delle disposizioni regionali che regolano le funzioni delegate alle Province e che con la L.R.18/2015 abbiamo ricollocato presso la regione. Tale intervento normativo completa la fase di riordino delle province che ci ha visto protagonisti del raggiungimento certificato dalla Funzione pubblica a novembre 2016 del riassorbimento del 100% del personale delle due Province. Nessun dipendente provinciale è rimasto a casa, come avevamo promesso e grazie alla collaborazione degli enti locali, delle due Prefetture e delle organizzazioni sindacali presenti al tavolo dell’Osservatorio regionale. Per i Centri dell’impiego abbiamo avviato l’iter per il riordino, la materia è stata assegnata. Alla Fondazione Molise Cultura abbiamo dato una governance più snella. Siamo intervenuti sulla legge a sostegno dell’editoria locale per rafforzare in maniera più evidente la missione della norma: favorire gli operatori della comunicazione del mondo dei quotidiani, dei giornali, degli online, delle televisioni e delle radio operanti nella nostra regione”.

Altri interventi importanti sui consorzi di bonifica, sul sistema contributivo dei consiglieri regionali, sulla caccia, sulle modalità di acquisto del Consiglio centrale, sui gruppi consiliari.

 

Sanità e sociale

Ri-pensare la qualità della via, migliorandola. “Ottimizziamo l’offerta dei servizi essenziali, andiamo avanti con la riorganizzazione della nostra sanità, siamo a un punto di svolta. Anche per il peso e “l’ingombro” nel nostro Bilancio regionale, la sanità continua a rappresentare la partita delle partite. È un processo lungo, articolato, che sta vedendo la luce nell’obiettivo che ci siamo dati di superare il disavanzo sanitario e ricondurre la gestione nell’ambito dell’ordinaria programmazione nonché a perseguire il contenimento della spesa per un miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Anche per la sanità il 2017 sarà l’anno del passaggio dalla teoria (le scelte strategiche individuate nel Pos) alla pratica (con l’avvio reale della riorganizzazione del Ssr). Lavoriamo – spiega il presidente –, all’efficienza della rete socio-assistenziale sul territorio”.

“La nostra impostazione finanziaria ed economica – ribadisce –, guarda allo sviluppo e alla crescita e a quello che significano crescita e sviluppo nella vita quotidiana: innalzamento della qualità della vita stessa. E la qualità della vita passa per l’attenzione che diamo alle fasce più deboli e la nostra azione complessiva prevede circa 13 milioni di euro. Percorrere le strade dell’inclusione sociale significa sostanzialmente porre la questione della disabilità nella dimensione sociale del diritto di cittadinanza, perché riguarda tutti coloro che partecipano alla vita sociale all’interno di un determinato contesto: includere vuol dire offrire l’opportunità di essere cittadini a tutti gli effetti. Includere significa dare un’opportunità di crescita demografica al nostro territorio che ha bisogno di vita e nascite”.

Pur in presenza di oggettive criticità di carattere finanziario, il Bilancio di previsione 2017 garantisce, sulla base dei bisogni emersi nella popolazione molisana, risposte qualificanti quali prestazioni assistenziali aggiuntive e rimborsi spesa per soggetti affetti da patologie non trattabili nelle strutture sanitarie regionali e trapiantati (400 mila euro), un sostegno ai Comuni per il pagamento delle rete dei minori collocati in strutture residenziali (250 mila euro) e per il riconoscimento del ruolo e delle funzioni degli istituti di patronato (210 mila euro). Le azioni relative al programma per il corrente anno sono assicurate con le risorse 2016 (2.691.000), peraltro già in parte trasferite agli Ambiti territoriali sociali. Discorso analogo per il Fondo nazionale delle politiche sociali che rimarrà, sulla base dello stanziamento previsto a livello nazionale, invariato anche per il 2017 (2.246.152,7) e iscritto con variazione di bilancio non appena accreditato. Ci consentirà di garantire i livelli essenziali delle prestazioni programmati dagli Ats. Nel bilancio per l’anno in corso non risulta ancora iscritta, in quanto assegnata ma non erogata, la somma di euro 450 mila euro destinata alla realizzazione di progetti per il “Dopo di Noi”, che potranno essere presentati  a seguito dell’emanazione di uno specifico avviso pubblico. Continua a essere operativo sull’intero territorio molisano il servizio di telesoccorso/teleassistenza dedicato a persone anziane o disabili prive di adeguato supporto familiare. Una risposta forte alle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa è prevista attraverso risorse economiche rinvenienti dallo Stato con la misura del sostegno per l’inclusione attiva (Sia).

“Incentriamo la nostra azione regionale – è la sintesi di Paolo Frattura –, sulla necessità di ampliare l’attenzione dalla dimensione dell’individuo, sia quella sottesa agli approcci clinici e riabilitativi che caratterizzano la maggior parte dei servizi alle persone con disabilità presenti sul territorio, sia quella dei sistemi relazionali in cui ogni individuo è immerso, anche integrando le azioni sanitarie con quelle sociali, in un continuo interscambio di sostegno che apra a terapie e a supporti diversificati che possano migliorare evidentemente la qualità della vita delle persone con difficoltà”.

La Regione Molise si propone l’attivazione e il rafforzamento di strumenti e azioni idonee a rispondere alla sempre crescente richiesta di aiuto e di sostegno da parte delle famiglie e dei cittadini a rischio di emarginazione sociale o già in situazione di fragilità (disoccupati di lunga durata, persone fuoriuscite anzitempo dal mercato del lavoro per effetto soprattutto di crisi produttive, giovani disabili, nuclei monogenitoriali, migranti):

– 6,2 milioni per la riduzione della povertà, l’inclusione sociale e la promozione dell’innovazione;

– 4,1 milioni per l’incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili,

– 2 milioni per il rafforzamento dell’economia sociale.

Scuola e Università

Parallelamente, la scuola, l’istruzione e la formazione con interventi mirati a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, a favorire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività degli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo l’innalzamento delle competenze e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola.

“Crediamo – sottolinea sempre il presidente della Regione –, nella “scuola di qualità per tutti” quale fattore di equità e di inclusione sociale che incidono, in misura significativa, sulla coesione economica, sociale e territoriale”. Tuttavia, riflette Frattura “proprio su questi aspetti, scuola, istruzione, formazione e università, scontiamo un tasso troppo elevato di emigrazione di persone formate. L’investimento economico che il percorso per laurearsi richiede non può essere disperso verso altre realtà: modificare questo andamento è un fatto che ci impegna particolarmente su quelle discipline che, più di altre, possono avere ritorno e riscontro proprio nella nostra regione. Il Molise ha bisogno del talento dei nostri giovani laureati. Per questo un rapporto più forte, più programmato e finalizzato tra Istituzioni. In tale ambito, stiamo attuando una strategia unitaria che combina attività formative con metodologie innovative di apprendimento, laboratori per lo sviluppo delle competenze, ampliamento qualitativo e quantitativo dell’offerta formativa, ampliamento delle misure di prevenzione della dispersione scolastica e di re-inclusione. Contenitori sicuri per le scuole, è il dato di partenza, e qualità e innovazione nella formazione. Laboratori, attuazione, alternanza scuola-lavoro, sono convinto, ci daranno straordinarie opportunità”, conclude il presidente della Regione Paolo Frattura.

Redazione

CBlive

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