Cantarono ‘Bella Ciao’ durante un evento di CasaPound. Il fatto non costituisce reato, assolti sette antifascisti dall’accusa di ‘manifestazione non autorizzata’
ANDREA VERTOLO
Il Tribunale di Isernia ha assolto con formula piena i sette antifascisti i quali, nell’agosto del 2012, furono condannati dalla Procura ad una pena detentiva di 8 giorni di carcere, convertita in multa pecuniaria di 1.350 euro per ogni soggetto coinvolto.
Per la Procura isernina si trattò di ‘manifestazione non autorizzata’. La condotta punibile, in questo caso specifico, era quella di aver cantato ‘Bella Ciao’ in prossimità del Palazzo della Provincia di Isernia, nel quale si stava svolgendo un evento promosso da Casa Pound. Era il 22 ottobre del 2011.
La condanna suscitò clamore tra l’opinione pubblica e la solidarietà ai sette condannati arrivò da più parti politiche. Il caso fu trattato anche dalla stampa nazionale e il processo andò avanti in clima di indignazione generale.
In quei mesi, a sostegno dei sette antifascisti, inoltre, fu firmato un appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione, appello che ricevette centinaia di adesioni da tutta Italia.
A cinque anni da quel giorno, oggi per i protagonisti arriva finalmente la chiusura del processo. Per il Tribunale di Isernia, infatti, il ‘fatto non costituisce reato’.
Tale verdetto, atteso da tempo, è stato accolto con sollievo dai protagonisti e non solo. Tante, infatti, sono le associazioni e le parti politiche che auspicavano un tale esito finale.