‘Lost in Molise’, il video di Sara Mignogna per valorizzare una regione “trascurata e sottovalutata”
ANDREA VERTOLO
Le bellezze del Molise racchiuse in un video di cinque minuti nei quali l’autrice, Sara Mignogna, ha cercato di mostrare la sua regione nativa che ritiene “trascurata e sottovalutata da molti”.
Il video, che sta ottenendo centinaia di condivisioni sui social network, si intitola “Lost in Molise” ed è un capolavoro di musiche e immagini che narrano le bellezze naturali e le tradizioni dell’intera regione, dal mare alla montagna, passando per i fiumi e i laghi, non mancano i riferimenti alla cucina molisana e alle manifestazioni più caratteristiche, come la Festa dell’Uva di Riccia e i Misteri di Campobasso.
“Per me è stato come perdermi – spiega Sara Mignogna nel commento di presentazione – esplorare un territorio che non mi ero mai realmente fermata ad osservare. Il Molise è una regione selvaggia ricca di bellezze e attività, tante volte trascurata anche da noi abitanti stessi, che troppo abituati a viverci non riusciamo a coglierne il suo vero valore”.
La giovane molisana, che ha studiato alla ‘Rome University Of Fine Arts’ nella Capitale, dove oggi lavora nel campo cinematografico.
“La scoperta e la compagnia – ha sottolineato – sono due componenti fondamentali in un viaggio, ma bisogna abbandonarsi ad esso, perché a volte bisogna perdersi per ritrovarsi”.
Sara, come tanti altri giovani che hanno trovato il loro spazio fuori dalla propria regione, rappresenta un esempio di come l’amore per la propria terra sia più forte delle mille difficoltà che essa riserva alle nuove generazioni. Spesso, infatti, a valorizzare la nostra regione ci hanno pensato i giovani, attraverso fotografie, racconti, video e quant’altro potesse rappresentare la cultura e le tradizioni del Molise.
Ci piacerebbe se iniziative come questa, nella quale si tende a far riscoprire, con diversi punti di vista, le bellezze molisane, giungessero qualche volta anche dalle istituzioni regionali, una su tutte l’assessorato al turismo, ad esempio, forse ancora troppo lontano da queste nuove tecniche di comunicazione.
Se magari il lavoro nei piani alti è troppo impegnativo per impegnare del tempo nella realizzazione di video promozionale, si può sempre chiedere una mano ai giovani professionisti di questa regione, sempre che non siano da disturbo alla nostra lungimirante classe dirigente.