De Matteis, saluti e polemiche: “Bravi a gestire la Provincia, nonostante la riforma Delrio. Un grazie a Carlone, esempio di amministratore che non ha paura dei ricatti”
Conclusione di mandato con vena polemica per il presidente uscente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, che a due giorni dalle elezioni per il rinnovo degli organi politici dell’ente di via Roma ha incontrato la stampa, insieme agli assessori del suo esecutivo Rita Colaci, Alessandro Di Labbio e Fabio Talucci.
“Sono stati cinque anni turbolenti – le sue dichiarazioni – considerando che ci siamo trovati nel bel mezzo della riforma Delrio. Abbiamo, così, dimezzato la spesa per il personale e ridotto, grazie a politiche di prepensionamento, i dipendenti dell’ente, riducendo al minimo gli esuberi, imposti dalla legge. Siamo stati coraggiosi e abili a ridurre a due i dirigenti, rispetto agli otto di cinque anni fa. La Provincia di Campobasso, inoltre, non conosce il concetto di consulenza esterna”.
De Matteis, che guarda già al futuro, con l’ambizione di ricostituire il centrodestra (magari, guardando a una candidatura alle prossime elezioni regionali, ‘sponsorizzata’ in conferenza da Rita Colaci), lancia un duro attacco alla Regione Molise: “Ho dovuto lottare con l’ente regionale, dal quale sono arrivati pochissimi fondi, nonostante la Provincia avanzi circa cinque milioni di euro. Aspettavano, forse, che ce ne andassimo dalla guida dell’ente. Con questo sistema elettorale, il centrodestra non avrà grandi chance di vincere. Possiamo dire che, con la Provincia di Campobasso, hanno chiuso la filiera. Vedremo se il centrosinistra sarà in grado di dare risposte ai molisani”.
De Matteis appoggerà il sindaco di Campochiaro, Antonio Carlone, alle elezioni provinciali di mercoledì 31 agosto 2016. “A Carlone va il mio ringraziamento per aver accettato la sfida. Oggi, purtroppo, si vive di ricatto e questo modo di fare mi lascia perplesso. I nostri amministratori hanno paura di chi governa la Regione Molise, timorosi di non ricevere finanziamenti. Io sono stato assessore regionale, ma non ricordo si governasse così come sta facendo oggi l’attuale maggioranza di centrosinistra”.