Scuola, sui trasferimenti degli insegnanti interviene la Gilda: “Si correggano in autotutela”

Michele Paduano
Michele Paduano

La federazione molisana della Gilda interviene nuovamente sulla questione legata alla mobilità del corpo docente in conseguenza dei numerosissimi reclami che stanno arrivando agli Uffici territoriali del MIUR, che testimoniano il malfunzionamento dell’algoritmo della mobilità interprovinciale, atto che il Ministero si rifiuta ostinatamente di rendere pubblico.

“Purtroppo – a quanto dichiara Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della Gilda degli Insegnantila soluzione proposta dall’Amministrazione non risulta efficace per correggere in tempo utile tutti gli errori generati dal sistema”.

Infatti, l’istituto della conciliazione è macchinoso e complesso e se a questo si aggiunge che gli Uffici territoriali provinciali non hanno ancora avuto indicazioni precise da parte del Miur su come affrontare l’intera vicenda è facile prevedere tempi lunghi per la soluzione delle conciliazioni.

Nel frattempo, vista la tempistica della procedura della chiamata diretta, i Dirigenti scolastici stanno già assegnando alle scuole coloro che sono stati trasferiti nell’ambito, per cui le migliaia di docenti già vittime degli errori del sistema saranno collocati presumibilmente nelle sedi scolastiche più disagiate (quelle che rimarranno) con grave lesione del propri diritti, oltre al danno la beffa!

“Per questo motivo – dichiara il coordinatore di Campobasso Michele Paduanola Gilda degli Insegnanti chiede di sospendere l’iter della chiamata diretta e suggerisce all’Amministrazione di procedere, come fanno in genere tutte le amministrazioni pubbliche in caso di errori, con l’istituto dell’autotutela, che prevede: l’istanza dell’interessato, l’esame dell’Amministrazione e, qualora la richiesta fosse fondata, l’accoglimento per vie brevi”.

Questa procedura snellirebbe di molto il lavoro degli Uffici territoriali e permetterebbe ai malcapitati di partecipare alle procedure di assegnazione della sede scolastica al pari degli altri docenti.

Redazione

CBlive

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