Referendum costituzionale, i socialisti e Durante dicono di no: “Scopo del governo è allontanare i cittadini dalle scelte politiche. Renzi imbroglia gli italiani”
ANDREA VERTOLO
Si avvicina il referendum sulla riforma costituzionale previsto per il prossimo ottobre e, con il passare dei mesi, si delineano sempre di più gli schieramenti a favore e contro la riforma voluta fortemente dal governo Renzi.
A spiegare le ragioni del no quest’oggi, venerdì 5 agosto 2016, è stato il comitato dei Socialisti italiani.
“I socialisti voteranno ‘no’ al prossimo referendum di ottobre” ha affermato Francesco Bonomolo, componente locale del Partito Socialista Italiano, sottolineando come “nel Senato idealizzato dalla riforma ci saranno unicamente persone nominate da altri poteri politici. Si vota contro tale ipotesi in quanto – ha sottolineato Bonomolo – si cerca di mantenere quella democrazia che resta fondamentale per questo Paese. Lo scopo di questo governo è allontanare i cittadini dalle scelte politiche importanti, dando molta più forza ai poteri alti”.
Presente alla conferenza anche l’onorevole Angelo Sollazzo, tra i referenti nazionali del Partito Socialista, il quale ha rinominato tale riforma come “deformi costituzionale. Renzi imbroglia gli italiani – le parole di Sollazzo – nello stesso modo con cui Wanna Marchi manipolava i telespettatori, vendendo oggetti mistici che non hanno alcun valore per risolvere i veri problemi dell’Italia. La diminuzione dei costi della politica, ad esempio, è solo propaganda perché in alcun modo si risparmierebbe sul costo dei senatori, anzi – ha sottolineato Sollazzo – si spenderebbe anche tanto per quei viaggi che i sindaci saranno costretti a fare a Roma per adempiere al proprio compito da senatori”.
Ci sono, però, alcuni componenti del Partito Socialista che portano avanti le ragioni del sì, su questa considerazione l’onorevole dei socialisti ha sottolineato che “il rapporto tra i comitati socialisti per il no e quelli per il sì è di uno a dieci. Oltre 10 mila aderenti al nostro comitato – ha dichiarato – dimostrano che i socialisti italiani voteranno no, d’altronde, solo dei folli voterebbero a favore di questa riforma. In questo momento – ha concluso – l’Italia è di fronte ad una scelta importante, votare no significa scegliere la libertà”.
A rappresentare il comitato molisano per il no è stato, invece, Michele Durante. “Non sto ascoltando nessun contenuto da parte di chi è favorevole alla riforma – le sue parole – e credo invece che proprio discutendo sui contenuti i cittadini possano decidere ragionevolmente sulle diverse ipotesi. Il nostro sistema bicamerale può anche essere rivisto, ma non da questo Parlamento. Andiamo avanti – ha chiosato Durante – ognuno con la propria identità, ma non possiamo non condividere il percorso con tutti coloro che intendono impegnarsi in questo senso”.