Storie di giovani/ ‘Addo’ l’app della movida. Gli ideatori sono i molisani Biagio e Ugo
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
Quella locuzione molisano-abruzzese, tra il fare annoiato e quasi sconsolato, che spesso ci ripetiamo nelle serate di indecisione: Addò?, esprime l’incertezza sul dove passare la serata. Così spesso, intere comitive tornano nello stesso locale, a fare sempre le solite cose, incontrando le solite persone. ‘Addo-Che si fa stasera?’ è, invece, una applicazione gratuita che, in modo veloce e in tempo reale, ci fornisce tutte le informazioni sugli eventi di piazza o dei locali della nostra regione e non solo. Perché ‘Addo?’, per ora, ci aggiorna sulla movida del Molise e dell’Abruzzo ma punta a coprire l’intero territorio nazionale, così come scommettono i due giovani ideatori Biagio Manocchio ed Ugo Discenza, entrambi di Baranello. Un servizio che non sarà solo uno sterile contenitore di informazione ma servirà, anche, a far comunicare clienti e gestori.
Biagio e Ugo, di cosa vi occupate? “Siamo due studenti universitari fuori sede: Biagio, al quarto anno della magistrale di Architettura, Ugo, al terzo anno della triennale di Ingegneria delle costruzioni. Coinquilini e amici da una vita, insieme portiamo avanti numerosissimi progetti e idee proprio come è successo con ‘Addo’. Spesso ci è capitato di organizzare eventi e feste, in questo modo la cerchia di amici qui a Pescara si è allargata tantissimo, tanto che, un paio di anni fa, dopo una delle tante feste universitarie che abbiamo organizzato siamo stati chiamati a fare i PR per alcuni locali del pescarese”
‘Addo-Che si fa stasera?’ che cos’è? “È un servizio online e applicazione per smartphone che si propone di racchiudere e suggerire giorno per giorno tutti gli eventi serali della zona, non limitandosi alla semplice “informazione”, bensì come portale di interazione tra locale e cliente. Infatti ‘Addo’ permette a tutti i locali che vorranno iscriversi, di caricare autonomamente i loro eventi. E’ un servizio dedicato alle strutture, agli staff di organizzazione e ai privati, per aiutare e agevolare la diffusione pubblicitaria di ogni evento da loro programmato. ‘Addo’, ovviamente, non è riservato solo a chi decide di organizzare un evento ma riesce a unire le esigenze sia di chi organizza, che di tutti coloro che non sanno mai “cosa fare stasera”. Pensiamo sia un servizio tanto semplice, quanto innovativo e utile. Una applicazione che può servire al ragazzo che non sa cosa fare, oppure a tutti quei ragazzi universitari che, non conoscendo il posto, non sanno dove trascorrere le serate. Ma ‘Addo’ può tornare utile anche solo per organizzarsi serate in vacanza e conoscere la movida delle città che si vanno a visitare”.
Come nasce l’idea di ‘Addo’? “’Addo’ è un progetto che nasce per gioco. Un paio di anni fa abbiamo iniziato a lavorare per i locali pescaresi come PR ed è proprio in quel mondo che abbiamo conosciuto Stefano, un ragazzo nostro coetaneo di Francavilla che era nel settore già da tempo. E’ proprio da Stefano che nasce tutto, infatti nel settembre 2015 a causa delle numerosissime richieste di amici e familiari che lo trattavano da “agenda di eventi” decide grazie al suggerimento del fratello Matteo di aprire una pagina facebook ‘Addo’ dove riunire tutte le serate organizzate in zona. Da quel momento nasce la prima “versione” dell’attuale pagina ufficiale Facebook di ‘Addo’. È doveroso fare una puntualizzazione sulla scelta del nome apparentemente senza significato: il termine “Addò”, infatti, in dialetto significa “dove”, rappresenta la domanda più canonica che ogni ragazzo abruzzese o molisano si sia fatto almeno una volta a settimana: “Addò andiamo stasera?”. Questo termine è stato successivamente rivisitato in “Addo”: una parola apparentemente senza significato.
Dalla nascita della pagina Facebook, il progetto si è evoluto fino all’uscita della prima versione beta dell’applicazione per smartphone. Nel gennaio 2016, in una fase iniziale, è entrato nel progetto un’altro amico, Brian di Pescara, dopo qualche mese però ha abbandonato per seguire altre strade. La buona risposta avuta dal pubblico pescarese hanno convinto Stefano a cercare “rinforzi” per continuare questo percorso. Proprio in quel momento entriamo in gioco noi, grazie al rapporto di amicizia e profonda stima che ci lega a Stefano e così è iniziata la collaborazione al suo progetto, che pian piano è diventato anche il nostro, arricchito da sempre più proficue idee. Siamo così arrivati a maggio di quest’anno ad avere “2.0” di ‘Addo – Che si fa stasera?’, una prima versione ufficiale della nostra applicazione”.
Come scaricare ed utilizzare la app? “L’applicazione è disponibile sia su Google Store, che Apple Store. È possibile consultarla da “visitatore” e navigare tra tutte le proposte di eventi serali scegliendo la data preferita, oppure è possibile iscriversi al nostro servizio come “locale”, “staff” o “privato” per poter caricare autonomamente i propri eventi”.
Che vantaggi porta agli utenti? “’Addo’ di fatto semplifica tutto ciò che prima si era abituati a fare con il proprio “PR” di fiducia. Permette a chiunque di sapere in tempo reale e con estrema semplicità tutti gli eventi più vicini a se, come raggiungerli e come prenotare contattando gli organizzatori. Per gli organizzatori, invece, permette di ridurre i costi di personale, aumentare la cerchia di potenziali clienti, aumentare visibilità e pubblicità e snellire i processi di prenotazione”.
Chi vuole seguire gli aggiornamenti di ‘Addo-Che si fa stasera?’ come può farlo? “Il servizio è pensato per svilupparsi quasi unicamente su smartphone. Quindi chi vuole seguire gli aggiornamenti di ‘Addo’ deve scaricare la nostra app. Ovviamente il servizio è presente sia su Facebook alla pagina “ADDO – Che si fa stasera?” che su Instagram come “ADDOCHESIFASTASERA”, per qualsiasi comunicazione di servizio.
Che tipo di ‘speranze’ avete per questa vostra prima ‘creazione’? “Come abbiamo già detto questo progetto è nato come un gioco e per ora ci stiamo divertendo molto. Speriamo che possa crescere ed ampliare il suo raggio di azione ed essere il più utile possibile ai nostri coetanei che, come noi, spesso non sanno dove passare le proprie serate”.
Avete altre idee hi-tech in cantiere? “Per ora ci concentriamo su ‘Addo’. Abbiamo comunque un sacco di idee per ampliare e migliorare il servizio. Intanto, però, continuiamo a studiare”.