Amministrative Isernia, il Guerriero Sannita Muccio: “D’Apollonio dia a Melogli la presidenza del Consiglio comunale”
Il Movimento regionale del Guerriero Sannita è stato volontariamente fuori dalla competizione amministrativa di Isernia. L’unico intervento politico è stato l’appello ai cittadini isernini di recarsi alle urne a votare.
Oggi per la prima volta il Movimento ritiene di intervenire politicamente, dopo le dichiarazioni a caldo del candidato sindaco Melogli che ha espresso, subito dopo il voto, l’intenzione di dimettersi dalla carica di consigliere comunale: “Non mi dimetto per ripicca, ma per un motivo semplicissimo, in Consiglio comunale dovrei contrastare un programma scelto dai cittadini”.
“A tal riguardo – scrive Muccio – è anche vero che il sindaco D’Apollonio ha dichiarato con umiltà e vera convinzione che alcuni punti del programma elettorale dello sfidante Melogli li condivideva e potevano rappresentare la base per un corretto e costruttivo dialogo con l’altra parte di centrodestra. Il Guerriero Sannita ritiene che la città di Isernia e il suo popolo abbiano bisogno di tutte le migliori idee per potersi risollevare dall’agonia in cui sono precipitati e quindi occorre un dibattito serio e leale in seno al Consiglio comunale. E’ l’unica soluzione possibile, perché Isernia possa uscire dall’agonia e riprendere la strada del risanamento che merita. Il Movimento si augura che le dichiarazioni di Melogli fatte a caldo possano rientrare e che, lo stesso, contribuisca alla rinascita di Isernia, collaborando e non certamente contrastando. Isernia ha bisogno di unità, di progettazione, di sviluppo, ha bisogno di stare vicino alle persone bisognose, se tutti insieme vogliamo vedere una piccola luce, chiamata speranza, punti in comune a tutti i programmi. Credo, pertanto, che la migliore soluzione per il bene dei cittadini isernini sia che Melogli non si dimetta e che anzi venga nominato Presidente del Consiglio comunale, per meglio contribuire, unitamente al sindaco D’Apollonio e alla Giunta comunale, al riscatto di cui la città necessita. Un discorso, quello del Guerriero Sannita, non di parte, ma che sarebbe stato fatto con chiunque, nell’ottica della salvaguardia degli interessi del popolo pentro”.