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Termoli, scoppia il caso San Timoteo: il 1° maggio senza medici

Una sanità termolese sempre più precaria ed in crisi
Termoli, scoppia il caso San Timoteo: il 1° maggio senza medici

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Un summit privato si è tenuto nelle stanze del Comune di Termoli, lo scorso martedì 26 aprile. Il Comitato San Timoteo ha incontrato il primo cittadino, Angelo Sbrocca, per parlare principalmente dell’emergenza sanitaria del Basso Molise. Tante le difficoltà che la struttura ospedaliera deve affrontare tra tagli e personale in sofferenza, ma un problema davvero grave è la situazione che si presenterà il 1° maggio, quando l’ospedale dovrà fare i conti con meno cinque medici, tra anestesisti, ginecologi e medici del Pronto Soccorso. Una situazione di abbandono che porta i cittadini basso molisani a spostarsi verso Vasto per poter ricevere i giusti servizi sanitari, abbandonando tutta l’area della nostra regione. Non solo disservizi per i 100 mila cittadini che fanno capo al S. Timoteo ma un colpo netto anche al Molise che, così facendo, diventa dipendente dall’Abruzzo.

Alla questione ‘1 maggio’ il segretario Aogoi Molise, Sandro Cofelice, ha sollevato la questione del reparto di Ostetricia e Ginecologia del S.Timoteo definendola una “situazione insostenibile”. La denuncia è per il Punto Nascita di Termoli dove manca una guardia attiva in orario notturno e festivo. Questa carenza non garantisce la giusta assistenza alle partorienti e ai nascituri, rischiando anche la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia secondo il decreto Fazio.

Pronta la risposta a Cofelice, da parte del primario Dino Molinari. “La situazione in cui verte il Punto Nascita di Termoli è nota a tutti”, dice il medico che precisa come, rispetto allo stesso Cofelice che ha portato il caso agli onori della cronaca solo da pochi giorni, sono mesi che cerca di sollecitare il Prefetto di Campobasso per integrare il personale del Reparto. Lo stesso Molinari, però, si definisce soddisfatto del servizio sanitario offerto nonostante tutte le gravi difficoltà che da tempo i lavoratori si trovano ad affrontare.

 

Redazione

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