Termoli, per il Nuovo Centrodestra gli incarichi concessi dal Comune a Matteo Caruso “non sono regolari”
GIOVANNI CANNARSA
E’ una delle tante questioni sulle quali si discute da molto tempo. I due incarichi conferiti in questi due anni dal comune di Termoli all’ingegner Matteo Caruso continuano a tenere banco, tant’è che il Nuovo Centrodestra ed il consigliere di opposizione Antonio Di Brino hanno convocato una conferenza stampa per esprimere alcuni dubbi su quanto accaduto. Caruso al momento del conferimento del primo incarico, come dirigente del settore ai lavori pubblici, aveva già 67 anni. “Questa amministrazione di centrosinistra – ha esordito Antonio Di Brino – è stata proclamata dopo aver fatto una campagna elettorale all’insegna della legalità e della trasparenza ma a due anni dal loro insediamento dobbiamo dire che sta avvenendo tutto il contratrio”. Il riferimento espicito è proprio per gli incarichi di Matteo Caruso, dirigente ai lavori pubblici prima e poi entrato a far parte dello staff del sindaco.
Secondo l’Ncd, infatti, in questi due incarichi sarebbero riscontrabili alcune anomalie. Di Brino ha parlato delle circolari “Madia”, la 4 del 2015 e la 6 del 2014 che chiariscono le normative sui divieti di incarichi a persone in quiescenza. In sostanza coloro che hanno già avuto accesso alla pensione non possono avere contratti di lavoro con la pubblica amministrazione. Possono nell’eventualità accettare a titolo gratuito tramite una deroga che gli consente, a quanto pare fino ai 65 anni, di accompagnare i nuovi amministratori per un periodo di tempo. E secondo Di Brino questa possibilità non è comunque concessa a coloro che hanno superato i 65 anni di età. Successivamente all’incarico di dirigente, allo stesso Matteo Caruso è stato conferito un incarico nello staff del sindaco tramite decreto e senza firma di contratto. Il 9 novembre del 2015 sempre a Caruso sono stati, infatti, conferiti compiti di supporto all’attività dei lavori pubblici con definizioni e le azioni inerenti al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma per Di Brino al già citato decreto Madia è stato anche esteso l’articolo 90 del Tuel per le collaborazioni e gli incarichi di staff che possono essere conferiti solo sotto forma di lavoro subordinato. “Se questi incarichi fossero nulli – ha concluso l’ex sindaco – ci sarebbero conseguenze per entrambi gli incarichi conferiti a Caruso in quanto tutte le sue azioni risulterebbero nulle con i conseguenti danni erariali che ne deriverebbero”. Da precisare che Matteo Caruso ha svolto e svolge incarichi per conto del comune di Termoli a titolo gratuito, ma per Di Brino al momento dell’accordo l’interessato era già in età off-limits e non avrebbe potuto accettare. Alla conferenza stampa con Di Brino hanno partecipato anche Cristian Zaami che ha ribadito la necessità delle dimissioni del sindaco Angelo Sbrocca e dell’intera amministrazione comunale per l’azione amministrativa negativa che sarebbe sotto gli occhi di tutti. L’architetto Rocco Fiorilli che ha, invece, dato una propria chiave di lettura sull’istituzione della nuova viabilità entrata in vigore due giorni fa nella zona che interessa le strade nei pressi di via Macilongo e via Maratona.