Termoli, referendum sulla realizzazione del tunnel: il sindaco Sbrocca invitato a un pubblico confronto
GIOVANNI CANNARSA
Non si placano a Termoli le polemiche sulla realizzazione del nuovo tunnel che dal porto dovrebbe permettere il transito di auto e mezzi pesanti fino all’inizio del lungomare nord Cristoforo Colombo. Un’opera “faraonica” ritenuta di vitale importanza per l’attuale amministrazione, una infrastruttura, invece, considerata totalmente inutile dai comitati promotori del referendum consultivo che è stato chiesto al Comune proprio per far pronunciare la città. I comitati referendari no al tunnel “TermoliDecide” e “partecipaTermoli” hanno tenuto una conferenza stampa per inivitare il sindaco, Angelo Sbrocca, e l’assessore ai lavori pubblici, Pino Gallo, a un pubblico confronto.
Prima di tutto però è stato chiesto lo “stop” dell’iter amministrativo per l’infrastruttura perchè, a detta dei presenti, in Municipio si giocherebbe a rimpiattino sulla costituzione della commissione elettorale sul referendum. Un ritardo, per i comitati referendari, ingiustificabile che sottolineerebbe la volontà di prendere più tempo possibile prima di far pronunciare la città su una questione diventata spinosa e alquanto delicata. I presenti hanno, così, chiamato a rapporto i termolesi per domani pomeriggio alle 17 in via Sannitica, quando nella sala consiliare del Comune si discuterà propio del tunnel.
“TermoliDecide” e “partecipaTermoli” in questi giorni stanno anche distribuendo un voltantino per le vie della città proprio per ribadire la propria posizione, in quanto dalla richiesta dell’istituto refendario ad oggi sono già passati quasi nove mesi senza che nulla sia stato ancora fatto. “Pretendiamo il blocco dell’iter procedurale per non far ricadere penali sulle stasche dei cittadini. Questa amministrazione fin dal suo avvio ha sempre parlato di trasparenza e un pubblico confronto è il mezzo più giusto per discutere al meglio con i residenti su questa opportunità che i comitati bocciano sonoramente. La città non ha bisogno di un tunnel che rischia anche di deturpare l’ambiente circostante in prossimità del mare ma bensì di altro”.
I comitati, infine, ritengono “ridicola” la situazione che si è venuta a creare con i ritardi per la commissione elettorale sul tunnel, “ritardi che fanno pensare che nessuno voglia sapere come la pensano i cittadini. Se l’amministrazione farà di tutto per non far fare il referendum avrà perso una battaglia politica oltre alla faccia”.