Cultura

Scuola digitale, al Pilla l’incontro con Dianora Bardi. Tradizione e innovazione a fare la differenza in termini di qualità dell’offerta formativa

Bardi al Pilla
Un momento del seminario. Nella foto Dianora Bardi

ANDREA VERTOLO

“Le competenze digitali a supporto dell’innovazione didattica e del nuovo Piano nazionale scuola digitale”, questo il titolo dato all’incontro di ieri pomeriggio, venerdì 29 gennaio 2016, all’Istituto ‘Leopoldo Pilla’ del capoluogo. Il seminario di formazione, rivolto a tutti i dirigenti scolastici, è stato tenuto da Dianora Bardi, membro del tavolo permanente per l’Innovazione Digitale Italiana della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Gli studenti – ha spiegato la Bardi – sono in continuo contatto con il mondo esterno. Nelle ore di lezione scolastica, grazie alle nuove tecnologie, possono completamente alienarsi dalle ore di didattica. Il compito della scuola è quello di adottare essa stessa la digitalizzazione, in modo intelligente e proficuo a quelle che sono le esigenze di insegnamento. Oggi, infatti, la didattica deve fare i conti con la velocità della digitalizzazione in termini di attenzione dello studente”.

Per la Bardi il consiglio da dare agli insegnanti è quello di “iniziare a dare più spazio ai lavori di gruppo e dare maggiore importanza alla ricerca che devono effettuare gli studenti, anche attraverso l’uso dei tablet e tecnologie simili. Non bisogna però trascurare – ha detto – l’utilizzo della carta e dei libri veri e propri”.

Un giusto equilibrio, quindi, tra il metodo più tradizionale e quello affidato alla digitalizzazione può oggi fare la differenza in termini di qualità della formazione. “Oltre che a essere un metodo che permette più velocità nell’apprendimento – ha precisato la Bardi – e oltre che nell’insegnamento, la digitalizzazione è uno strumento in più che si può offrire agli studenti in quanto anche le aziende puntano sulle capacità dei giovani in questo ambito”.

In merito all’iniziativa, la dirigente scolastica dell’Istituto Rossella Gianfagna, ha poi sottolineato come “oggi non si possa più parlare di nuove tecnologie, perché queste sono da tempo in uso nella società. Possiamo parlare di nuova didattica e quindi sul come fare scuola con i ragazzi, i quali – ha spiegato il numero uno della scuola –  sempre più spesso non si approcciano con curiosità alla materia, in quanto trovano subito su internet ciò che gli serve per affrontare lo studio, con il serio rischio di non approfondire l’argomento. Promuoviamo questo genere di iniziative – ha poi concluso la Gianfagna – perché le cose sono cambiate. Il mondo digitale deve entrare, quindi, nella didattica per avere una scuola sempre di più al passo con i tempi”.

Redazione

CBlive

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