Alternanza scuola-lavoro, la Flc-Cgil Molise: “Solo promesse e propaganda. Con il ‘sistema duale’ si abbassano i livelli di istruzione dei nostri giovani”

sciopero cgilIl Presidente della regione Frattura ha annunciato – scrive in un comunicato stampa la Flc-Cgil Molise – la sottoscrizione del protocollo d’Intesa che determina l’avvio in Molise della sperimentazione del sistema di Alternanza scuola-lavoro, in applicazione dell’Accordo del 24 settembre 2015 in Conferenza Stato Regioni. Ricordiamo che già in occasione della presentazione a livello nazionale (il 13 u.s) il sottosegretario Bobba aveva usato parole roboanti“nasce la via Italiana al Sistema Duale”, “la sperimentazione rafforzerà il collegamento fra mondo scolastico e lavorativo”.  Parole simili e la stessa enfasi sono state utilizzate da Frattura, rilevando che per il Molise i fondi destinati al “Sostegno di percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione professionale), nell’ambito del sistema duale”, sono di 406 mila euro, 203.373 euro per ciascuno degli anni 2015/16 e 2016/17.

A tal proposito, giova ricordare – prosegue il comunicato stampa – che la cornice di riferimento alla sperimentazione è rappresentato dalle norme attuative del Jobs Act, in particolare dal D. Lgs. 81/15 e dal D. Lgs. 150/15, che modificano profondamente il paradigma di riferimento riguardo allo status del giovane in apprendistato: non più studente in formazione ma lavoratore a tutti gli effetti, titolare di un vero e proprio contratto individuale di lavoro. Un lavoratore che fin dai 15 anni,  ha l’obbligo di effettuare il normale orario di lavoro previsto dal CCNL di settore, costituito dalla formazione interna (in azienda), formazione esterna (presso l’ente di formazione) e dalle ore di lavoro vero e proprio.

Pur in assenza di indicazioni credibili e certificabili sulle capacità formative delle imprese, si accordano in ogni caso  forti incentivi ai datori di lavoro:

  • non trova applicazione il contributo di licenziamento di cui all’articolo 2, commi 31 e 32, della legge n. 92 del 2012;
  • riduzione dal 10 al 5% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali;
  • sgravio totale dei contributi a carico del datore di lavoro.

Inoltre per le ore di formazione interna (in azienda) all’apprendista è riconosciuta una retribuzione pari al 10 per cento di quella che gli sarebbe dovuta.

Come abbiamo denunziato ripetutamente, le scelte del governo produrranno l’abbassamento dei livelli di istruzione proprio per quella fascia di giovani più debole per condizione familiare, economica e culturale.

Al di là della propaganda, nazionale e regionale, le tipologie di procedure  e di finanziamenti, fanno intendere chiaramente che non si tratta di un intervento di sistema, ma di azioni legate alla necessità di reperire risorse da allocare in un settore che presenta situazioni di sofferenza occupazionale ed economica ormai endemiche. Tutto ciò escludendo completamente il Ministero dell’istruzione dalla gestione di questi percorsi.

L’alternanza scuola – lavoro, lo ricordiamo, è un’altra cosa: formazione e lavoro. Il sistema dell’IeFP, se non corretto valorizzando i momenti formativi, sarà l’ennesimo modo di abbattere i costi e di mettere a disposizione delle imprese, manodopera praticamente gratuita.

 

Redazione

CBlive

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