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Presunto ricatto al governatore del Molise, aperta a Bari l’udienza preliminare. Il pm modifica il capo d’imputazione: la cena nell’autunno 2013

procura_bariAperta questa mattina, giovedì 14 gennaio a Bari, l’udienza preliminare per la vicenda relativa al presunto ricatto ai danni del governatore Frattura, di cui sono accusati il sostituto procuratore Fabio Papa e il direttore di Telemolise Manuela Petescia. Durante l’udienza di oggi il pm ha modificato il capo d’imputazione per il quale la presunta cena del ricatto sarebbe avvenuta nell’autunno del 2013 e non più specificatamente nel mese di ottobre del medesimo anno.

A costituirsi parte civile la Regione Molise, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il governatore Frattura e l’ex questore di Campobasso Giancarlo Pozzo.

La difesa degli imputati ha, invece, chiesto i termini a difesa. Si tornerà in aula il prossimo 3 marzo. Sempre la difesa ha, inoltre, chiesto tempo per esaminare le quattro richieste di costituzione di parte civile.

Il giudice, oltre all’udienza del 3 marzo, ha già fissato anche altre due udienze per il 14 e il 23 marzo prossimi.

Per Papa e Petescia i reati ipotizzati in concorso sono quelli relativi alla tentata estorsione, tentata concussione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio. A Papa, inoltre, la procura contesta anche la falsità ideologica.  Secondo i magistrati, infatti, Papa e Petescia avrebbero chiesto a Frattura una legge per l’editoria e finanziamenti a sostegno di Telemolise, minacciando ripercussioni giudiziarie e una campagna denigratoria contro il presidente, in caso di rifiuto da parte dello stesso.

Presenti oggi a Bari il presidente Frattura e il magistrato Papa. La Regione Molise era rappresentata dall’avvocato Alessandro Dello Russo mentre per i due imputati erano presenti i legali Paolo Lanese e Claudio Santoro, quest’ultimo delegato dall’avvocato Arturo Messere.

 

Redazione

CBlive

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