Incarichi alla Regione Molise, il governatore Frattura spiega: “Ridotti di numero e con compensi ridotti. Il CdA di Molise Dati nel 2012 costava 285mila euro, oggi 70mila”
Ha suscitato un vespaio di polemiche l’assegnazione di incarichi nelle società controllate e nelle agenzie della Regione Molise a cavallo tra il 2015 e il 2016. A gettare acqua sul fuoco per spegnere le animate discussioni, spiegando lo status quo è stato il Presidente della Giunta regionale del Molise, Paolo di Laura Frattura, attraverso una nota stampa.
“L’eco data in queste ore alle delibere di Giunta regionale – scrive il governatore Frattura – relative agli incarichi nelle società controllate e nelle agenzie della Regione Molise ci dà la possibilità, ancora una volta, di mostrare il valore dei risparmi che abbiamo praticato, tra riduzione degli incarichi e tagli ai compensi. Parliamo, come sempre, con i numeri e tutta questa nuova attenzione ci solletica proprio nel raffronto con il recente passato, dal quale, evidentemente, chi oggi grida allo scandalo deve aver avuto qualche ‘convenienza’. Non a caso, all’epoca taceva”.
“Non si scandalizzava, per esempio, del fatto – prosegue la nota stampa – che per il consiglio di amministrazione di Molise Dati SpA, società in house che cura e gestisce i servizi informatici dell’ente, la Regione spendeva nel 2012 la bellezza di 285 mila euro l’anno. Per gli stessi componenti del Cda, nominato dal precedente governo regionale, noi, non altri, abbiamo ridotto i compensi portando la spesa complessiva a 132 mila euro nel 2013 e a 88 mila nel 2014. Poi, per i membri del nuovo Consiglio d’Amministrazione, individuato appunto lo scorso 30 dicembre dalla nostra Giunta, abbiamo fatto di più: il compenso complessivo è di 70 mila euro l’anno. In sostanza, per lo stesso organo di governo di Molise Dati SpA – prosegue Frattura – la Regione è passata da 285 mila euro annui a 70 mila. Analogo discorso per il collegio dei revisori dei conti della società, passato da 85.680 euro annui ai nostri 31.500 euro. È ‘spregevole’ adesso o lo era prima? Per il Nucleo di valutazione la Regione, sempre negli anni del silenzio di una certa stampa compiacente (e chissà perché), spendeva fino a 370 mila euro. Noi, oggi, prevediamo con l’avviso pubblico di selezione un direttore e due membri per un costo complessivo di 170 mila”.
“La vicenda della dottoressa Micaela Fanelli, così come strumentalizzata, è già oggetto di denuncia da parte della Regione e lasciamo correre la sterile polemica sui consulenti del presidente. Forse la memoria è corta. Cortissima – scrive ancora il governatore della Regione Molise – nei riguardi dei vertici dell’Agenzia regionale di protezione civile: il compenso dell’allora direttore superava i 110 mila euro, oggi siamo a 80 mila con una riduzione di 30 mila euro. Tanto ci basta per rigettare al mittente lo sdegno improvviso di qualche voce nota, assai nervosa da tempo, probabilmente proprio per via del fatto che noi abbiamo chiuso i rubinetti (risorse pubbliche), cui per anni e anni si è lautamente dissetata”.
“La politica del rigore non l’abbiamo promessa, l’abbiamo attuata. In questo senso – conclude Frattura – contano persino le critiche costruttive di chi ci ha accusati, riconoscendoci certo il merito, di aver fatto solo questo finora: tagli e risparmi. Ne siamo fieri, il resto sono chiacchiere ‘senza carta alla mano’. D’altra parte, ormai sappiamo tutti raccontate da chi”.