Transistor e schede video dei computer si trasformano in un presepe e in un albero di Natale. In Piazzetta Palombo le opere di Erik Ferrante: “Riscoprite la bellezza di questo posto”
FABIANA ABBAZIA
“Nonostante la sua bellezza, Piazzetta Palombo non è nel circuito dei posti abitualmente frequentati daicampobassani”. È per invertire questa tendenza e per far riscoprire ai cittadini del capoluogo l’incanto di una piazza antica in cui ogni giorno la storia e la tradizione si fonde con l’innovazione, grazie al lavoro degli artigiani che la popolano, che l’artista molisano del riciclo, Erik Ferrante, ha voluto istallare due sue opere in questo scrigno nascosto e magico della città. Si tratta di un presepe e un albero di Natale creato con rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, in gergo R.A.E.E.
Transistor, schede video dei computer tornano, così, ad avere una nuova vita e, decorati con mani creative diventano un non convenzionale albero di Natale oppure il posto ideale per accogliere la natività.
La passione di Erik è iniziata un po’ per caso e, altrettanto per caso anima ora il suo estro. “I primi lavori – racconta infatti – sono nati da i materiali che raccoglievo vicino ai secchi della spazzatura. Li smontavo e – dice – le parti che non servivano per i miei lavori le portavo all’isola ecologica”.
Un estro, quello di Erik, nato per caso ma animato costantemente dal rispetto verso l’ambiente che lo stesso cerca di promuovere anche nelle giovani generazioni con incontri periodici nelle scuole insieme alle associazioni ambientaliste del capoluogo.
I lavori di riciclo nati da oggetti hitech nascono, inoltre, anche soprattutto dalla voglia di contrastare “l’obsolescenza programmata” su cui, come afferma lo stesso Erik, “fa leva il marketing dei prodotti tecnologici”. “I primi computer – dice ancora – duravano molto di più, rispetto a quelli attuali che volutamente sono programmati per resistere meno all’usura del tempo”.
Dunque, un sistema produttivo focalizzato sulle vendite che non tiene conto dei problemi legati allo smaltimento di rifiuti considerati tossici per l’ambiente e soprattutto per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, costrette a pagare il prezzo più alto di un sistema volutamente distorto, in cui il materiale spesso arriva dall’occidente per essere smaltito senza tanti controlli.
Insomma, quello di Erik è un lavoro che guarda a un contesto più ampio, ma che trova linfa vitale a partire dalla piccola città di provincia, dove la sua opera vuole essere un monito per i cittadini di riscoprire la bellezza delle cose al di là del loro utilizzo e ovviamente un appello rivolto ai campobassani affinché possano tornare a riscoprire Piazzetta Palombo. Un’esortazione alla quale si uniscono gli artigiani del posto, mentre si scambiano gli auguri di natale o si adoperano per affiggere le nuove insegne che indicano la presenza delle loro botteghe artigiane, mentre Erik già pensa a una nuova opera che possa restare in maniera permanente in uno degli scorci più belli della città.