‘Il viaggio’: il film girato in Molise che punta ai principali festival del cinema. Sulla Transiberiana d’Italia le cinque storie di chi ritrova la ‘strada perduta’
GIUSEPPE FORMATO
Un film tutto molisano, girato nella ventesima regione d’Italia, che permetterà di conoscere nell’intero Stivale, ma anche fuori dai confini nazionali, la Transiberiana d’Italia, il convoglio Carpinone-Sulmona che si snoda tra l’Appenino abruzzese-molisano. ‘Il viaggio’ è il titolo del film, incentrato su quattro episodi e che vede tra i protagonisti i molisani Marco Caldoro, Maurizio Santilli e Daniela Terreri, insieme con i romani Fabio Ferrari e Danila Stalteri.
Insieme al trio di protagonisti molisani, numerosi (quasi tutti) gli attori corregionali, che stanno lavorando a questo prodotto cinematografico che “sarà proiettato in Molise e che punterà ai principali festival del cinema che sono organizzati sull’intero territorio nazionale”.
Il campobassno Caldoro, prima di questa nuova esperienza, nel mese di settembre, è stato protagonista a Matera, capitale europea della Cultura 2019, nella commedia ‘Il vangelo secondo Mattei’, con la regia di Antonio Andrisani e Pascal Zullino.
“Questo sarà un modo – ha precisato l’attore Marco Caldoro – per far conoscere, non solo la Transiberiana d’Italia e i fantastici scenari che offre il viaggio, ma più in generale il nostro Molise, che non deve essere ricordato e nominato solo per situazioni negative. Il movimento culturale molisano è in fermento e tocca a tutti noi contribuire a divulgare le bellezze che offre questo lembo di territorio”.
Cinque storie, quelle dei protagonisti, che si intersecano durante il viaggio sulla tratta Carpinone-Sulmona, durante l’ultimo viaggio prima della soppressione della linea, insieme alle quali prendono vita le storie di altre persone, di coloro che salgono e scendono dal convoglio.
Un politico corrotto, un’attrice che disprezza la terra natìa, un’assistente universitaria che va a letto col suo professore, un imprenditore fallito che vuol farla finita e un enologo che rimpiange un amore giovanile che si è lasciato sfuggire.
Cinque storie disperate di altrettanti protagonisti che, incantati dal suggestivo scenario della tratta ferroviaria, ‘ritrovano la strada perduta’: l’imprenditore trova la forza di andare avanti, il politico non cede ai soldi e intraprende una campagna elettorale senza colpi bassi, l’assistente universitaria lascia il professore e la carriera accademica, ritrovando un amore perduto, l’enologo ritrova la strada maestra verso la sua azienda e nei confronti della moglie, l’attrice si riconcilia col padre e capisce che la vera felicità sta nelle cose semplici, che offre questo territorio incontaminato.
“Una visione dell’Italia odierna in tutte le sue sfaccettature – si legge nella sinossi del film –. La realtà di un Paese smarrito, di uomini e donne alla ricerca di un filo conduttore. L’ultima tratta di una ferrovia oggi abbandonata diventa la metafora del viaggio interiore di una intera Nazione, di una comunità che, di fronte alle incedere della crisi economica, riscopre la forza di valori come l’amore, l’amicizia, la solidarietà e il rapporto antico con la natura”.
Domani, giovedì 21 ottobre 2015, dalle 9 alle 17, il cast sarà al Convento di Ripalimosani per girare alcune scene del film.