Uil: azioni concrete per sconfiggere la povertà che in Molise dilaga
“Un piano contro la povertà. Adesso!”.
È il titolo dell’iniziativa promossa dall’Alleanza contro la povertà in Italia – realtà che raccoglie l’adesione di 35 Soggetti di rilevanza nazionale appartenenti al mondo delle Istituzioni, dei Sindacati CGIL, CISL e UIL e del Terzo settore – per mercoledì alla vigilia della presentazione della legge di stabilità, per chiedere al Governo l’avvio di un vero Piano nazionale contro la povertà.
L’Alleanza contro la Povertà in Italia si è impegnata per far riconoscere l’urgenza per il Paese di dotarsi di una strategia nazionale di contrasto alla povertà ed ha avanzato una dettagliata proposta per l’adozione di una misura specifica come il Reddito di Inclusione Sociale (Reis) rivolto alla povertà assoluta. Per questo giudica molto positivamente che si parli finalmente di un piano di contrasto alla povertà, che sia però dotato di un giusto respiro, capace di guardare ad un orizzonte ampio, all’Italia del 2020, e di risorse adeguate ad avviarne una graduale attuazione.
Per la UIL interverrà la Segretaria Confederale Silvana Roseto che sintetizza così l’iniziativa: “Sarà un evento aperto e partecipato, in cui manifesteremo la nostra convinzione che per far ripartire il Paese occorre un coinvolgimento ampio e collegiale e la nostra sensibilità ad essere al servizio degli altri, con un doveroso occhio di riguardo per i cittadini più fragili e vulnerabili. La povertà assoluta è una condizione che umilia la dignità della persona ed è per tale motivo che presenteremo un piano strutturale di contrasto al disagio estremo – elaborato raccogliendo le puntuali competenze necessarie – chiedendo al Governo di attingervi per inserire nella imminente Legge di Stabilità una misura di incoraggiamento all’inclusione sociale dal carattere pro-attivo.”
“Anche da noi in Molise – commenta Tecla Boccardo, leader della locale UIL – la povertà è un fenomeno sempre più presente e avvertito: con tanti genitori che hanno perso il posto di lavoro e, quando va bene, campano di ammortizzatori sociali, con le pensioni fra le più basse d’Italia per importo e non protette da anni rispetto alla crescita dei prezzi. La piccola economia domestica e la solidarietà dei vicini di casa non bastano più a lenire gli effetti di un impoverimento diffuso nella nostra collettività. Servono politiche per far ripartire le opportunità di lavoro e occorrono trasferimenti economici per sostenere i nuclei familiari numerosi in condizioni indigeste e i soggetti soli, sempre più spesso donne vedove, anziane e non autosufficienti.”
Renzi ha promesso che nella Legge di stabilità ci saranno risorse destinate, tanto per cominciare, ai minori, ai bambini per i quali è necessario che un Paese (che secondo il Presidente del Consiglio è in ripresa) si impegni a garantire una dignitosa qualità della vita e opportunità di crescita sana e protetta.
“Bene, si cominci pure da qui – argomenta la Boccardo – ma in un quadro di azioni di ampio respiro, con adeguate dotazioni finanziarie e proiettato nel tempo e per le diverse realtà del Paese. La povertà, infatti, non è spalmata ovunque in modo omogeneo: riguarda anzitutto il Meridione, tocca soprattutto i luoghi ad economia debole e con scarsa disponibilità di lavoro, la si incontra particolarmente nei piccoli centri dove spesso è nascosta per un senso di riservatezza se non addirittura di vergogna. Sembra proprio il ritratto del Molise.”