Frecciarossa, De Matteis scrive anche al Ministro Delrio: “Salvaguardiamo i molisani”
Il Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, dopo aver scritto una lettera aperta al direttore generale Trenitalia Spa, Giuseppe Battisti, per esprimere il suo disappunto sull’inaugurazione del Frecciarossa, che viaggia da Lecce a Milano, passando, senza fermarsi, per Termoli, ha inviato una missiva anche a Graziano Delrio, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
“Nel ringraziarla anticipatamente per il prezioso tempo sottratto ai suoi gravosi impegni – scrive De Matteis nella sua lettera –, è mia intenzione sottoporle un caloroso appello volto alla tutela e salvaguardia degli interessi molisani. Come avrà avuto modo di prendere visione da un’interrogazione del sen. Ruta, è in atto a Termoli una forte presa di posizione tesa a far sì che Trenitalia istituisca una fermata presso la stazione di Termoli, il riferimento va al neo servizio Frecciarossa. Come lei ben sa, non si tratta di un capriccio istituzionale o di una forma pretestuosa di protesta politica, ma di un tentativo, il nostro, compatto e democratico, teso a modificare una scelta oggettivamente errata, alla quale siamo certi lei possa porre rimedio. Dal 21 settembre il collegamento veloce da Lecce a Milano, la ben nota Frecciarossa, vede ridursi le distanze di circa 1 ora e mezza rispetto al Frecciabianca,. Un servizio nuovo, capace, dinamico, innovativo che unisce i due lembi dell’Italia, sostanzialmente in sei ore. Con uno studio fatto in base a calcoli utilitaristici e dati ahimè confutabili, il Molise risulta l’unica regione adriatica tagliata fuori dal treno in questione. Pensi che le uniche fermate possibili restano Foggia o Pescara, troppo distanti e prive di ulteriori collegamenti con Campobasso e Isernia. In questo modo – prosegue la lettera –, restano tagliate fuori non solo le necessità e le legittime aspettative di una regione quale il Molise, ma anche la zona del basso chietino (il vastese), il Fortore e tutto il Gargano, vale a dire almeno mezzo milione di abitanti e circa 200 Municipi, Università, aziende, scuole, uffici, aree a vocazione turistica. Di conseguenza, vedere che dal 21 settembre il treno in questione rallenti nella invidiabile e strategica stazione di Termoli, ha creato enorme malcontento per un Molise che merita, come tutte le altre Regioni, almeno una fermata; uno stop che sostanzialmente non comporterebbe neppure un così drastico ritardo nel ruolino di marcia, né costi aggiuntivi per l’azienda. E da questa richiesta formulata dalla classe parlamentare, da amministrazioni locali, da un forum di cittadini, dalla Provincia di Campobasso con un ordine del giorno votato all’unanimità, emerge una volontà di coinvolgere lei in un discorso di salvaguardia collettivo ad un servizio pubblico essenziale che ben si sposa con le esigenze di lavoro, studio e dignità di una terra lasciata a se stessa da troppo tempo. E da qui ne consegue anche un logico quanto opportuno discorso che sfocia in una richiesta di attenzione particolare, sensibilità che non può partire da logiche legate alla demografia o al peso politico o partitico della nostra classe dirigente. Attenzione che solo un ministro ai Trasporti può evidenziare nei confronti di Trenitalia. Determinazione e prontezza che noi ci aspettiamo da lei. In questo caso non si interviene su di una singola fermata, ma si inquadra il Molise in un disegno di ragionevole sviluppo e considerazione alla pari delle altre realtà adriatiche. Per questo motivo – conclude De Matteis – la cittadinanza tutta, autorità civili, militari e religiose, spera in una sua forte e determinata presa di posizione tesa ad istituire una fermata a Termoli per il Frecciarossa”.