‘Vita, morte e miracoli nella Campobasso dei primi cento anni dell’Unità d’Italia’, questo il titolo dell’opera di Arnaldo Brunale presentato ieri sera, mercoledì 16 settembre, al Teatro Savoia. Due volumi più un cd editi da Nocera edizioni, realizzati con il patrocinio e il contributo della Regione Molise, del Comune di Campobasso, della Banca delle Province Molisane e La Molisana, che racchiudono dieci anni di lavoro e che rappresentano un regalo che Brunale ha voluto fare al capoluogo, raccontando la città di Campobasso negli anni compresi tra il 1861 e il 1970.
Dunque, in quell’arco di tempo che va dall’Unità d’Italia al post boom economico, è possibile trovare nelle pagine dell’autore molisano, un capoluogo narrato attraverso le tradizioni, le tavole imbandite in occasione delle feste, la vita e i riti di tutti quelli che si riconoscevano nella campagna, ma anche nella pèovertà, così come poi non mancano le storie di un ceto medio e una classe intellettuale.
Nei due volumi, insomma, Brunale racchiude tutta l’identità campobassana. Un vero e proprio documento al quale poter attingere per ritrovare le proprie origini e recuperare un passato che si riflette in una comunità certamente differente da quella odierna.
Non manca ovviamente nemmeno l’aspetto legato alla trasformazione urbanistica che ha interessato Campobasso, cambiamento comune a tutto il belpaese dove i centri storici pian piano vengono abbandonati e con essi in fondo dimenticate le tradizioni più antiche.
“Un contributo prezioso” ha definito le pagine dell’autore campobassano la docente di Antropologia dei Patrimoni dell’Università degli Studi del Molise, intervenuta alla presentazione del testo tenutasi al Savoia. Presente per l’occasione anche la Polifonica Monforte, Patrizia Civerra e Pippo Venditti che hanno letto alcuni passi del libro.
f.a