Che rapporto c’è tra la famiglia dei Casamonica e il Molise? È la domanda più ricorrente dopo le esequie-scandalo di Vittorio Casamonica, soprattutto a seguito delle dichiarazioni di Don Giancarlo Manieri, il parroco che ha celebrato il sontuoso funerale del boss romano. “Per fare tutto quell’ambaradan infinito che c’era fuori dalla chiesa sono arrivati da Venafro”, sono state infatti le parole di Manieri intervistato a Sky Tg 24. Una frase che apre ulteriori polemiche sullo sfondo di un’Italia che si interroga e spesso si indigna sulle esequie sfarzose per le quali è già iniziato lo scaricabarile della politica e delle istituzioni.
In realtà i Casamonica, partiti da nomadi dal vicino Abruzzo agli inizi del secolo scorso, si stabilirono a Venafro dove lo stesso boss Vittoro ha vissuto la sua prima gioventù e dove il clan, dedito al commercio di bestiame, è divenuto stanziale. Poi la partenza alla volta della capitale, ma i legami con la piccola regione non si dissolvono nel nulla, basti pensare che proprio a Isernia vivono alcuni parenti di Vittorio Casamonica e la stessa Venafro non è nuova a funerali così imponenti.
Il defunto ‘Re di Roma’, accompagnato per il suo ultimo viaggio con la carrozza utilizzata per le esequie di Totò e che la folla ha salutato con applausi e petali di rose, arrivato giovanissimo nella capitale ha costruito un vero e proprio impero. E se per il nipote, Luciano Casamonica, lo zio Vittorio era solo un imprenditore che comprava e vendeva auto, per numerose inchieste giudiziarie è invece ritenuto responsabile di attività illecite come usura, racket e traffico di stupefacenti. Insomma, un personaggio di spicco della malavita organizzata il cui legame con Venafro, rammentato dalle parole del parroco, confermerebbe ancora una volta come il paese molisano sia territorio fertile per il malaffare. Una supposizione confermata numerose volte dalla cronaca locale che ha raccontato non solo di un traffico di droga e di spacciatori legali al clan e finiti in manette, ma anche di boss della famiglia dei Casalesi ai quali i Casamonica, sempre nelle inchieste giudiziarie, sono stati più volte affiancati.
