Il libro della settimana / ‘Occhi rossi’ di Andrea Donaera racconta l’era del romanticismo 2.0
MARIA CRISTINA GIOVANNITTI
“Sempre per me è ora di tornare a casa, a occhi chiusi e rossi” questo è l’amore in versi che l’autore, Andrea Donaera racconta nel suo ultimo libro, ‘Occhi rossi’ pubblicato lo scorso giugno dalla campobassana casa editrice ‘round midnight, dove sono presenti – oltre alla copertina – ben otto illustrazioni di Luca D’Elia. Sono 61 pagine in cui l’autore verseggia il suo malessere come se fosse un romanticismo d’altri tempi che poi, si rivela una bellissima riscoperta di un sentimento che oggi sembra quasi dimenticato. Così, seppur l’autore racconta di un amore sofferto, diventa quasi piacevole la condivisione del dolore con il lettore.
I versi di ‘Occhi rossi’ si leggono quasi come rivoluzionari in un’epoca in cui tutto corre e scorre: si prova una fanciulla tenerezza quando l’autore scrive sulla sabbia il nome di lei oppure alita sul vetro dell’auto per scriverlo anche lì. Si prova un senso di dolcezza per quel protagonista che prova piacere a “dirti ti amo di nascosto con le spalle al muro”. Una controtendenza di fronte all’amore 2.0, quello dei social network e del web che nasce con velocità e superficialità e si scontra con il romanticismo 2.0 di Donaera.
Così il lettore si sente vicino all’inettitudine del protagonista che si tormenta e soffre. Un protagonista che ogni giorno si sveglia consapevole di combattere una nuova guerra e di veder morire un Andrea, per poi lasciar spazio ad un altro Andrea, una sorta di ‘panta rei’ che ogni giorno ci fa morire e ci rigenera carichi di nuove esperienze.
La bellezza di quest’opera è che gli ‘occhi rossi’ del protagonista possono avere vari significati: possono rappresentare il dolore di chi soffre ma possono essere anche l’incapacità dell’uomo di affrontare e risolvere i problemi, portandoli dentro di sé come un fardello.