Operazione ‘Chiavetta Magica’, la Procura di Larino richiede il rinvio a giudizio per 18 indagati
Il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Larino, Ludovico Vaccaro, ha depositato al Gip del Tribunale frentano la richiesta di rinvio a giudizio esercitando l’azione penale per 18 degli indagati nell’ambito dell’operazione condotta dalla stessa Procura e dai Carabinieri di Termoli.
Quindici dei diciotto indagati erano stati tratti in arresto dai militari della Compagnia e della stazione di Termoli lo scorso dicembre nell’ambito dell’operazione denominata ‘Chiavetta Magica’. Le indagini sono proseguite fino all’individuazione di ulteriori tre soggetti, per uno sono stati raccolti elementi a carico in merito all’asportazione di numerosi pezzi di ricambio rinvenuti durante le perquisizioni effettuate durante l’esecuzione delle misure cautelari; per gli altri due sono emerse significative responsabilità in ambito alla realizzazione del sistema di clonazione delle chiavette sia a livello hardware che software in questo caso è stato sequestrato ulteriore materiale informatico.
I restanti quindici indagati colpiti dalle misure cautelari del giorno dell’Immacolata vengono confermate tutte le posizioni e le accuse per le quali la Procura ha richiesto il giudizio, ovvero l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla clonazione di sistemi di pagamento elettronico oltre che, in un caso, la ricettazione di parti meccaniche.
Tale atto riconferma l’attenzione della Procura della Repubblica di Larino a far si che i processi siano più rapidi possibile infatti a meno di sei mesi dalle misure cautelari è pronosticabile una rapida conclusione della vicenda giudiziaria.
In seguito, con altra procedura, saranno esaminate dalla Procura e dai Carabinieri le singole posizioni degli altri indagati, che fino ad oggi sono circa 130, per i quali si sospetta il semplice utilizzo delle chiavette clonate come emerso nel corso delle indagini.