Scontri dopo Termoli-Maceratese: Daspo per 5 tifosi giallorossi
Dovranno restare per 2 anni senza calcio i 5 tifosi termolesi che, questa mattina mercoledì 18 febbraio, si sono visti notificare un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, Daspo, emesso dal Questore di Campobasso, Raffaele Pagano.
I provvedimenti si sono resi necessari a seguito degli atti di violenza che si sono verificati allo stadio ‘Cannarsa’ durante e al termine dell’ incontro di calcio della squadra della città adriatica in campo contro la Maceratese, quando una cinquantina di tifosi termolesi hanno posto in essere una violenta contestazione nei confronti della società calcistica. Nel corso della protesta, infatti, gli ultras si sono resi responsabili dell’accensione e del lancio di alcuni fumogeni e petardi verso le forze dell’ordine schierate a tutela della tifoseria ospite e verso le persone presenti all’interno dell’impianto. Al termine dell’incontro, gli stessi tifosi del Termoli, nel tentativo di entrare in contatto con la tifoseria maceratese, hanno anche cercato di raggiungere le vie di deflusso generalmente utilizzate dagli ospiti, alle quali non sono però riusciti ad accedere grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine che, sebbene oggetto di lanci di sassi e petardi, hanno consentito la partenza in sicurezza dell’autobus e delle vetture private dirette a Macerata.
L’immediata e intensa attività di indagine, condotta congiuntamente dal personale del Commissariato di Termoli, dalla Digos e della Squadra Mobile del Capoluogo, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha consentito di risalire agli autori degli incidenti, tutti residenti nella cittadina adriatica.
I provvedimenti emanati dal Questore imporranno, così, ai 5 tifosi il divieto di accesso non solo alle manifestazioni sportive valevoli per il campionato di calcio in cui milita il Termoli calcio, ma comporteranno anche il divieto di sostare nei luoghi circostanti lo stadio e nelle aree di transito di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive della compagine termolese.
“Sono inoltre in corso – fanno sapere dagli uffici di via Tiberio – ulteriori attività di indagine volte a individuare gli altri ultras che hanno preso parte agli incidenti, nell’intento di non lasciare impuniti gli autori di tali gesti e di dare un chiaro segnale da parte delle istituzioni che gli stadi devono rimanere un luogo di svago e di sport in cui non può esserci posto per la violenza e l’illegalit”à.