Venafro – “Formato solo da privati il cerchio della solidarietà in favore di Paola e Pasquale. Assenti le istituzioni” lo afferma il collega Tonino Atella
La Boutique del Campeggiatore di Portici (Napoli), il Servizio Aci di Ricci di Roccaravindola (Isernia), il Camper Club d’Isernia, il Movimento “I Venafrani per Venafro”, “Molisenetwork”, i Volontari e la Protezione Civile locali e buon ultima, ma solo in ordine di tempo, la Nuova Edile sempre di Venafro. Questo il cerchio della solidarietà privata a favore di Paola e Pasquale, “I Baraccati” del Campaglione, che da un mese grazie alla solidarietà dei predetti protagonisti campani e molisani hanno potuto lasciare l’impossibile e gelida baracca metallica dove sopravvivevano da un anno (esattamente dal 17 gennaio 2014) per fruire dell’accogliente e riscaldato caravan sistemato nello stesso uliveto e donato da privati. Vediamo allora in dettaglio questo “cerchio della solidarietà privata” messosi in moto per la coppia del Campaglione. “I Venafrani per Venafro” si attivano denunciando l’insostenibile situazione de “I Baraccati” e sollecitando interventi, segue l’azione di “Molisenetwork” che sposa a sua volta il caso, si fa avanti il Camper Club d’Italia che lancia una sorta di gara di solidarietà nazionale alla ricerca di roulotte, camper o caravan da mettere a disposizione dei due, si distingue in tale ricerca il Camper Club d’Isernia, finalmente è “La Boutique del Campeggiatore” di Portici nel napoletano ad offrire un bel caravan per Paola e Pasquale con all’interno generi di prima necessità ed altro necessario, il Servizio Aci di Ricci di Roccaravindola provvede a trasportare il caravan da Portici a Venafro, la locale Protezione Civile ed altri volontari sistemano il mezzo nell’uliveto di Pasquale e dulcis in fundo la Nuova Edile di Venafro offre gratuitamente brecciame da spandere all’ingresso dell’area e dinanzi al caravan perché via sia pulizia e decoro. Tanti privati campani e molisani quindi per la coppia del Campaglione, mentre continua incredibilmente a mancare il benché minimo intervento delle istituzioni nonostante l’accertato stato d’indecenza e precarietà che investe da oltre un anno Paola (invalida e cieca civile) e Pasquale. In tale contesto, l’unica presenza istituzionale pregressa quella dell’assessore regionale alle politiche sociali Petraroia, che di persona volle rendersi conto delle condizioni di vita della coppia raggiungendo la loro baracca al Campaglione. Dopodiché nulla più da parte delle pubbliche istituzioni ! Ed allora è logico e doveroso concludere, “meno male che ci sono i privati !”, ai quali vanno ringraziamenti e gratitudine di tanta parte dell’opinione pubblica locale e regionale per aver dato a Paola e Pasquale una sistemazione più umana e decorosa.