Palazzo Moffa, approvata la legge sulle energie rinnovabili e la mozione in difesa delle forze di Polizia. Ok anche all’ordine del giorno in favore dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Il consigliere regionale Nunzia Lattanzio, così come aveva promesso durante l’incontro con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (IL MOMENTO DI CONFRONTO), ha presentato in aula, a Palazzo Moffa, un ordine del giorno urgente, condiviso da tutti gli inquilini di via IV novembre, discusso in apertura di seduta e votato dall’assemblea, che “impegna il Presidente e la Giunta regionale ad avviare ogni utile iniziativa, al fine di sensibilizzare il Presidente del Consiglio dei Ministri sul taglio, previsto dalla Legge di Stabilità 2015, di quattro milioni di euro nei confronti dell’ente che si occupa dei soggetti interessati da minorazione visiva grave ed altamente invalidante”.
Nel corso del Consiglio regionale, all’attenzione dell’assemblea anche la Proposta di Legge numero 86 “Misure urgenti in materia di energie rinnovabili”, a firma dei consiglieri Facciolla, Petraroia, Federico e Manzo.
Tre articoli del testo unico sulle energie rinnovabili, per fondere due disegni di legge: uno dei grillini Federico e Manzo, l’altro degli assessori Facciolla e Petraroia. Sarà varato, entro sei mesi, il piano energetico ambientale, che possa disciplinare l’intera materia, anche sulla base che la soglia obiettivo assegnata al Molise dal decreto ‘Burden Sharing’, pari al 35%, non è stata superata.
Saranno individuati dal piano aree e siti non idonei all’installazione dei diversi tipi di impianti di energia alternativa. Per il relatore Ciocca, ma anche per Manzo, Federico e Patraroia, col progetto di legge regionale si è voluto evitare l’impugnativa da parte del Governo nazionale, ottenendosi così una disciplina organica della materia a livello territoriale. Pareri contrastanti per i consiglieri di centrodestra, che si sono astenuti alla votazione e per l’ex Governatore Iorio “la legge risulta poco utile alla soluzione del problema, perché l’approvazione di un piano energetico ambientale rinvierà di sei mesi il problema”.
Unanimità anche nel condannare il risparmio statale sulla pubblica sicurezza. Una mozione, a firma di Cristiano Di Pietro e Carmelo Parpiglia, per portare all’attenzione l’annoso problema. “Il Governo Renzi – ha affermato Di Pietro – ha tolto le forze dell’ordine dalla strada e la carenza di uomini della Polizia di Stato, nella provincia di Campobasso, è ormai un problema annoso”.
La mozione votata, in sostanza, impegna “il presidente della Giunta e l’esecutivo a sensibilizzare il Governo e il Ministero dell’Interno a fornire garanzie sulla permanenza dei Distaccamenti Polstrada di Larino e Termoli, oltre che della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, riconoscendo un tempestivo potenziamento nella provincia di Campobasso con almeno 30 agenti, 20 veicoli nuovi e l’attribuzione di maggiori risorse”.
La mozione, inoltre, prevede la possibilità di dare incarico a un consigliere regionale di “formare una delegazione per incontrare il Ministro dell’Interno e il capo della Polizia, al fine di rappresentar loro le problematiche molisane sulla questione”.
Intanto, nel corso del Consiglio regionale non sono mancate le proteste degli operatori della formazione professionale, che il 31 dicembre vedranno scadere la cassa integrazione. Alcuni manifestanti sono stati ricevuti dall’Assessore al Lavoro, Michele Petraroia, insieme al quale erano presenti il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, e il consigliere Nunzia Lattanzio, i quali hanno promesso di pressare sul Ministero del Lavoro, per avere risposte dal Governo centrale, provando a risolvere l’annosa questione.