Ordigno esploso in via De Attellis, la città si interroga su un episodio che ricorda i metodi estorsivi della malavita
Al di là di ciò che emergerà dal lavoro degli inquirenti, quello accaduto la scorsa notte nel “cuore del centro cittadino di Campobasso a danno di un’attività artigianale da poco inaugurata, è un atto grave che richiama metodi estorsivi di pesante stampo malavitoso e che proprio per questo condanniamo con fermezza assoluta”. A pronunciare queste parole è il numero uno del Molise, Paolo Di Laura Frattura, qualche ora dopo la brutta sorpresa con la quale questa mattina, giovedì 30 ottobre, si è trovato a fare i conti il titolare della parrucchieria di via De Attellis. Un pensiero quello espresso dal governatore che però dà voce ai tanti interrogativi che si stanno ponendo i cittadini del capoluogo.
Dal presidente della Regione anche la dura condanna verso simili gesti, così come non è mancata la rassicurazione verso la popolazione. “Inaccettabile – recita infatti la nota inviata da palazzo Vitale – la manifestazione di violenza e sopraffazione. Inaccettabile ancor di più quando a ridosso di una scuola. Inaccettabile anche se si trattasse di una bravata. La sicurezza dei cittadini molisani e la qualità della vita da sempre tratto distintivo di tutti i comuni del nostro territorio – conclude Frattura – è un bene dal valore assoluto che difenderemo sempre”.
Tuttavia, è proprio sulla qualità della vita che gli abitanti del capoluogo in queste ore stanno riflettendo. Solo lo scorso lunedì la rapina al portavalori avvenuta dinanzi la Bnl in via XXIV Maggio aveva scosso non poco le coscienze, non tanto per il bottino portato via dai malviventi, circa 150 mila euro, ma soprattutto perché a restare coinvolta è stata una donna. Il colpo, esploso dalla pistola di uno dei due vigilantes dell’istituto di sorveglianza ‘Aquila’, per sventare il colpo e indurre i ladri alla fuga, ha colpito di striscio il braccio di una 65enne residente nelle vicinanze che si trovava in quel momento a passare lì per caso. Un episodio grave che fortunatamente non ha mietuto vittime, ma sul quale la città non si è mostrata indifferente.
Oggi, a pochi giorni dalla rapina, l’esplosione in pieno centro di un ordigno sembra poi aver rafforzato la preoccupazione dei cittadini. Il riferimento ai “metodi estorsivi di stampo malavitoso” oltre che nelle parole del presidente Frattura, rientra nei discorsi delle persone comuni, di quelle che commentano l’accaduto per la strada, nei tabacchi o dinanzi a un caffè. Qualcuno in queste ore non ha nemmeno esitato a chiedere alle Forze dell’ordine se ci sia davvero da preoccuparsi.
Intanto, proprio nel momento in cui gli inquirenti sono a lavoro per le indagini e senza allarmismi, a Campobasso sembra emergere la consapevolezza di non vivere più in un’isola felice, dove solo qualche tempo fa simili episodi di cronaca, restavano confinati negli schermi della televisione o sulle pagine dei giornali, ovvero in posti lontani da quel piccolo lembo di terra chiamato Molise.
f.a