Conclusi ieri pomeriggio dalla Commissione elettorale centrale, presieduta dal giudice D’Onofrio, i controlli sui voti delle liste e le preferenze attribuite ai singoli candidati. La ripartizione dei seggi ci sarà dopo il turno di ballottaggio del 23 e 23 giugno prossimi, alla luce dei risultati e di chi, tra Aldo De Benedittis (centrodestra) e Marialuisa Forte (centrosinistra) diventerà sindaco di Campobasso.
Dunque, proclamazione del sindaco insieme a quella degli eletti consiglieri
Dai ricontrolli non sono mutate di molto le preferenze attribuite al centrodestra che ha perso solo 13 voti e che, dal primo conteggio aveva comunque superato la soglia del 52%.
Ma su questo è duro lo scontro politico, con il centrosinistra convinto che le liste collegate ad Aldo De Benedittis non avrebbero superato la soglia del 50% dei voti validi. “Non sono stati verificati – dicono dall’area progressista – tutti gli altri dati, ovvero voti secchi ai sindaci, schede bianche ecc.)”, necessari per calcolare la ripartizione dei seggi in Consiglio.
Pretestuose, secondo il centrosinistra, le dichiarazioni del centrodestra che hanno diffuso i dati comunicati dalla Commissione così ripartiti:
- Fratelli d’Italia 3405
- Popolari per l”Italia 3073
- Lega 1843
- Udc 937
- Noi Moderati 2276
- Forza Italia 2179
Totale voti di lista centrodestra: 13.713.
Liste Pino Ruta:
Voti di lista:
- Unica terra Molise 428
- Confederazione civica 908
- Costruire Democrazia 2550.
Per un totale di 3886.
Liste centrosinistra
Voti di Lista:
- Movimento 5stelle 2643
- Alleanza verdi sinistra 1572
- PD 4226
Per un totale di 8441.
“Dati alla mano – dicono i coordinatori di centrodestrea – è evidente che le liste del centrodestra hanno superato il 52% e che sono già maggioranza”.
In effetti, al momento, lo scenario sarebbe completamente diverso da quello di 5 anni fa, quando il centrodestra non riuscì a superare la soglia del 50% con le preferenze di lista che determinò un ribaltone al ballottaggio in cui fu eletta una maggioranza ‘bulgara’ targata cinque stelle.
Ancora pochi giorni per sapere con certezza cosa accadrà a Palazzo San Giorgio, dove il clima per la conquista dello scranno più alto è decisamente divenuto rovente.