Pallacanestro serie A1, La Molisana Magnolia Campobasso si impone di tre punti sul Brixia Brescia
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO – RMB BRIXIA SAN PAOLO BRESCIA 78-75 (21-10, 41-37; 61-54)
CAMPOBASSO: Trimboli 14 (2/5, 3/6), Morrison 2 (1/1, 0/1), Mištinová 19 (5/10, 3/10), Dedić 8 (4/7, 0/1), Kunaiyi 22 (7/9); Kacerik 3 (1/2 da 3), Quiñonez 8 (4/7, 0/4), Giacchetti 2 (1/1). Ne: Del Sole, Narvičiūtė, Vitali e Šrot. All.: Sabatelli.
BRESCIA: Zanardi C. 11 (2/5, 0/4), Tassinari 13 (2/2, 3/5), Tomasoni Ram. 2 (1/1), Škorić 7 (2/6, 1/2), Louka 20 (9/12, 0/2); Boothe 5 (2/2, 0/1), Garrick 17 (1/1, 4/10), Landi Ar. (0/1, 0/2). Ne: Bordiga e Pinardi. All.: Cesaro.
ARBITRI: Capurro M. C. P. (Reggio Calabria), Rodia (Avellino) e Lanciotti (Porto San Giorgio).
NOTE: nel riscaldamento e durante la fase prepartita Magnolia Campobasso solidale con la causa dell’Admo. All’intervallo lungo iniziativa del tiro al canestro per i più piccini svolta in sinergia con il partner Picca con omaggio di cappellino da Babbo Natale brandizzato. Fallo tecnico al 26’09” (47-47) per Mištinová (Campobasso). Tiri liberi: Campobasso 9/12; Brescia 13/16. Rimbalzi: Campobasso 28 (Kunaiyi 13); Brescia 36 (Louka 9). Assist: Campobasso 17 (Kacerik, Trimboli e Mištinová 4); Brescia 16 (Landi Ar. e Zanardi C. 5). Progressione punteggio: 10-2 (5’), 32-19 (15’), 47-47 (25’), 70-62 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 14 (18-4); Brescia 3 (47-50).
Terzo successo consecutivo, settimo exploit nelle prime dieci gare e quarto posto in classifica in vista dello sprint per il giro di boa che assegnerà anche i posti nel tabellone di qualificazione alle Final Four di Coppa Italia di febbraio a Torino, evento in programma in simultanea con la serie A maschile.
La Molisana Magnolia Campobasso entra nel periodo natalizio nel migliore dei modi regalando emozioni intensissime ai propri supporter, ancora una volta capaci – assieme alle proprie beniamine – di viaggiare all’unisono verso l’obiettivo.
FORTE SCOSSONE L’abbrivio delle rossoblù è fragoroso. In un amen le campobassane vanno sul 10-0 con le lombarde che, per quattro minuti abbondanti, non trovano la via del canestro. Le magnolie fuggono sino al massimo vantaggio del +14 (18-4), ma le bresciane non si scompongono, nonostante si trovino di fatto doppiate a chiusura del periodo (21-10).
ALTI E BASSI Il quintetto del capoluogo di regione continua a mantenere un margine in doppia cifra nella prima metà del secondo quarto, grazie alla precisione balistica di Mištinová e Dedić, ma Brescia, tra il 15’ ed il 20’ riesce a riportarsi sotto con un parziale di 18-9 che pare rimettere tutto in discussione.
LA PRODEZZA DI MARTINA Del resto, al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo lungo, le ospiti restano in scia ed operano anche il sorpasso, pareggiando i conti a 47 e portandosi anche avanti di un possesso (47-50). Una Kunaiyi strepitosa nel periodo (undici punti per la pivot nigeriana, top scorer del match con 22 punti ed ancora una volta autrice di una ‘doppia doppia’ con tredici rimbalzi catturati) riporta avanti le campobassane che salgono a più sette con il buzzer-beater da oltre centrocampo di Martina Kacerik (61-54 al 30’).
CAPITANO SULLA SIRENA La serie di canestri sulla sirena prosegue con forza nell’ultimo periodo grazie a Trimboli, Quiñonez (notevoli le sue iniziative), Kunaiyi e Mištinová. Brescia prova a riavvicinarsi, ma non trova più la parità e per le campobassane si materializza il successo per 78-75.
PRESS CONFERENCE In sala stampa, il coach delle rossoblù Mimmo Sabatelli è chiaro circa le proprie sensazioni sulla contesa. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – argomenta – perché la classifica non dice il vero sulle qualità di Brescia. Lo ho dimostrato qui, come aveva fatto con Schio e con la Dinamo Sassari. Poi, alla fine, i dettagli ed un po’ di fortuna anche fanno vincere o perdere queste partite. Abbiamo avuto la bravura di partire forte, ma abbiamo avuto, al di là delle peculiarità di Brescia cui faccio i miei complimenti per non aver mai mollato, qualche attimo di disattenzione».
«Abbiamo allora provato a dare una seconda spallata e sono rientrate, ma, a differenza di quanto era avvenuto precedentamente, a fronte del loro riavvicinamento, c’è stata una reazione e abbiamo portato a casa questo successo, due punti che sono indubbiamente fondamentali per noi», sintetizza.
TABÙ SAN MARTINO Per i #fioridacciaio, ora, domenica ci sarà la trasferta in Veneto a San Martino di Lupari, avversaria storicamente indigesta per le campobassane, sinora mai a segno in tutti gli appuntamenti ufficiali (sia con la prima squadra che a livello giovanile) contro le lupe. Il desiderio – tra le magnolie – è quello di sfatare uno degli ultimi tabù ancora rimasti in piedi nello speciale libro del team del capoluogo di regione.