Peronospera dei vigneti, Fanelli (PD): “Urgente deliberare in Giunta la richiesta di ristori al Governo nazionale”
Su 5000 ettari di vigneti in Basso Molise, forse si salveranno dall’attacco di peronospora solo 300, con una perdita di raccolto stimato intorno al 50%
Una sciagura senza uguali, le cui avvisaglie sono note dall’inizio di questa estate, che rischia di compromettere il raccolto di uva, con danni enormi alle produzioni vinicole molisane.
Per ottenere un minimo di ristori dal Governo nazionale, scadrà tra pochi giorni il termine per deliberare, da parte della Regione Molise, la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici, per accedere ai fondi nazionali contemplati dal DL 104 del 2023.
La Regione, con la delibera di Giunta 283 dello scorso 22 settembre si è già attivata presso il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con la dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità delle piogge alluvionali e persistenti verificatesi dal 1° maggio al 24 giugno 2023, per i danni causati alle infrastrutture connesse all’attività agricola nei comuni di Acquaviva Collecroce, Civitacampomarano e Portocannone in provincia di Campobasso, quantificando il danno in € 1.127.000,00. Inoltre, al termine delle verifiche, si procederà a quantificare i danni patiti anche nei comuni di Trivento, Bonefro, Sant’Elia a Pianisi e Ripalimosani.
“L’urgenza, ora, è però – fa sapere Micaela Fanelli, consilgiera regionale del PD – quella di attivarsi con urgenza per non far scadere il termine di accesso ai ristori contemplati nel DL 104, specifico per i danni subiti dai vitigni, e sul punto, proprio stamattina ho avuto rassicurazioni dal nuovo Assessore all’Agricoltura Salvatore Micone, che la relativa delibera di giunta sarà approvata in tempo utile.
Stando all’articolo 11 del decreto, la ripartizione dell’importo da assegnare alle regioni avviene, previa intesa in sede di Conferenza Unificata, sulla base dei fabbisogni risultanti dall’istruttoria delle domande di accesso al Fondo di solidarietà nazionale presentate dai beneficiari a fronte della declaratoria della eccezionalità di cui al comma 1. Nel caso di domande riguardanti l’uva da vino, l’istruttoria comprende la verifica delle relative dichiarazioni di produzione di uva da vino della vendemmia 2023.
La dotazione del Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori, è però davvero esigua, solo un milione di euro (aumentati a sette, stando alle notizie riportate negli ultimi giorni dalla stampa), certo insufficienti a ristorare i danni subiti dai viticoltori di tutta Italia, soprattutto di quelli della fascia adriatica.
Ragion per cui sarebbe opportuno, da parte della Regione Molise, chiedere al Governo di aumentare il fondo nazionale nella legge di Bilancio in discussione alle Camere, cercando di reperire anche fondi propri per tentare di risarcire, almeno in parte, i proprietari di vigneti molisani.
La perdita del 50% del raccolto di uva 2023 potrebbe, infatti, comportare l’estinzione delle piccole aziende molisane, che proprio in virtù delle loro ridotte dimensioni e capacità finanziarie, rischiano di non riuscire a risollevarsi da un’annata disastrosa come quella di quest’anno, con immediati e diretti danni anche all’indotto, alle produzioni vinicole, ai tanti lavoratori stagionali impegnati nella raccolta e nella produzione di vini”.
“Dunque, – conclude Fanelli – è di fondamentale importanza che la Regione si attivi nel volgere di pochi giorni per deliberare in Giunta la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici, garantendo ai viticoltori molisani, seppure insufficienti, i fondi nazionali contemplati dal DL 104 del 10 ottobre 2023, al contempo tentando di reperire in bilancio ulteriori finanziamenti, che possano, almeno in parte, ristorare la mancata produzione vitivinicola molisana”.