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Parco Nazionale del Matese, dopo le sollecitazioni il Molise adempie agli atti. Fanelli (PD): “La nostra regione ora pretenda lo stesso dalla Campania. Il progetto naturalistico non può più aspettare: ancora una volta porterò il tema in Consiglio regionale”

“La Regione Campania non sta ottemperando agli obblighi per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese. Nero su bianco è certificarlo è ora il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, più volte già sollecitato dal Senatore Manca, che ha prontamente raccolto il mio appello ad un interessamento parlamentare sulla questione”. Così la consigliera regionale del PD, Micaela Fanelli.

“Per riepilogare, – prosegue – ora la Regione Molise – che ho incalzato più e più volte con atti formali – ha finalmente adempiuto alla richiesta di parere tecnico sulla proposta di perimetrazione dell’ISPRA, indispensabile per la finalizzazione dell’intero procedimento. Mentre la Regione Campania, sollecitata, da ultimo, con note del 9 marzo 2023 e del 12 maggio 2023, non ha fornito alcun riscontro alla richiesta.

Una vicenda che ha del paradossale e che, come più volte ha spiegato anche il campano Domenico Rotondi, dell’associazione culturale Togo Bozzi insieme a noi molto attiva sul tema, sta negando ad entrambe le regioni “un significativo salto di qualità all’intero progetto naturalistico, proiettandole verso una dimensione europea. Il Parco rappresenterebbe, infatti, il polmone verde dell’Appennino centro-meridionale, capace di assicurare all’omogenea cerniera territoriale Pescasseroli-Isernia-Bojano-Morcone-Guardia Sanframondi un ruolo significativo nell’ambito della programmazione ambientale in Italia”.

Pertanto, nell’annunciare un nuovo atto in Consiglio regionale del Molise, mi appello fin da subito al Presidente Francesco Roberti e all’Assessore Salvatore Micone affinché intervengano presso la Regione Campania per gli atti di competenza, permettendo, dopo decenni di lavoro che non devono andare dispersi, la nascita del nuovo Parco Nazionale, condicio sine qua non – conclude Fanelli – per valorizzare da un punto di vista ambientale ed economico la nostra regione, che non può più permettersi di perdere altro tempo”.

Redazione

CBlive

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