Franco Arminio, Sacro minore e il Molise: le parole dell’autore che affascinano il pubblico a Macchiagodena
La rassegna degli appuntamenti che costituiscono l’evento dal titolo ‘I briganti – tra storia, mito, leggende e amore per la libertà’ organizzato dal comune di Macchiagodena con il contributo di Molise è Cultura è partita con la presentazione del libro ‘Sacro minore’ di Franco Arminio presso la biblioteca comunale.
Non a caso è stato scelto un pomeriggio letterario dal comune isernino quale sede nazionale del network “Borghi della lettura” per inaugurare una serie di eventi incentrati sulla storia del brigantaggio. Infatti è sempre di comunità, di borghi e di piccole realtà che si parla e, per l’appunto, la presentazione del libro Sacro minore di Franco Arminio si adatta perfettamente all’ambito di questa ricerca.
Franco Arminio è un poeta e scrittore nato a Bisaccia (AV) nel 1960 e si autodefinisce “paesologo” poiché racconta attraverso i suoi versi tutti i piccoli dettagli, che spesso passano inosservati, caratterizzanti i paesi di provincia, soprattutto del meridione. Negli ultimi anni ha pubblicato molti libri, tra cui: Cartoline dai morti (2010), Terracarne (2011), Geografia commossa dell’Italia interna (2013) e Lettera a chi non c’era (2021), Poesie d’amore e di terra (2017, premio Brancati 2018), Resteranno i canti (2018), L’infinito senza farci caso (2019), La cura dello sguardo (2020), Studi sull’amore (2022) e Sacro minore (2023).
Di quest’ultimo lavoro Arminio ne ha letto alcuni versi al pubblico presente a Macchiagodena. L’incontro con l’autore, durato poco più di 2 ore, ha tenuto il pubblico presente nella biblioteca comunale attento e partecipe agli interventi dell’autore. In questa occasione non si può parlare di una semplice presentazione di un libro, ma di un vero e proprio dialogo con il pubblico: oltre a leggere i suoi versi, Arminio ha invitato i presenti a cantare, recitare poesie e raccontarsi. D’altronde l’essenza del suo pensiero artistico si rivede anche in queste modalità: entrare in contatto con le persone, ascoltare, comunicare i propri desideri e il saper convivere in una comunità. Un concetto, quello di comunità, che oltrepassa i limiti dettati dai confini geografici e ciò vuol dire andare oltre poiché una comunità si fa forza partendo dal singolo che viaggia, si meraviglia e affronta gli ostacoli di una realtà spesso ostile, ma ancora capace di rinascere. “Guardiamo ogni cosa come se fosse bella e se non la vediamo vuol dire che dobbiamo guardare meglio” dice Franco Arminio: è il suo concetto di “elogio all’attenzione”, non basta solo guardare, bisogna far attenzione ai dettagli per apprezzare uno sguardo, un gesto o un momento di convivialità.
Come il pubblico è rimasto affascinato dalle parole dell’autore di Sacro minore, anche lui è rimasto colpito dal Molise, tale da definirlo “Vitamina M”. Per una regione che ancora vive di piccole comunità, le sue parole trovano riscontro nella realtà. È indubbia la difficoltà che quotidianamente si affronta, ma “non è scontato avere una piazza, trovare le persone per strada e parlare, confrontarsi” afferma Arminio. Il Molise è, secondo il poeta, l’esempio pratico di una possibile rinascita e l’autore lo confronta al contesto del suo paese di origine nella provincia di Avellino (che ancora risente del tragico terremoto dell’irpinia nel 1980) con una frase che risuona come un motto: “piccolo paese grande vita”.
Nell’ambito del progetto di ricerca sulla storia e sul mito del brigantaggio è stato realizzato un cartellone di eventi che partono dal 16 maggio, proseguendo il 19 maggio con un convengono alla presenza di Eugenio Bennato, insieme ad Antonio D’Ambrosio, Paolo Franzese, Antonio Salvatore e Nadia Verdile. Nella serata di venerdì si potrà assistere allo spettacolo teatrale-musicale tratto dai testi di Francesco Vitale dal titolo “Anime Briganti” con Alessia D’Alessandro (che ne ha curato anche le musiche), Enrico Varriano, Patrizia Civerra, Michele Di Cillo, Luca Umberto Belnudo. Il programma si conclude sabato 20 maggio con una passeggiata organizzata dall’associazione Sentieri in quota che ripercorre le orme dei briganti; la sera stessa la piazza De Salvio ospiterà il concerto “Vento popolare” con Eugenio Bennato, Ezio Lambiase, Mujura, Sonia Totaro, Francesca Del Duca.
Federica Prezioso