Nel 2022 in Molise consumi di beni durevoli in calo del 2,5%
L’Osservatorio Findomestic ha registrato in Molise una contrazione nella spesa per i beni durevoli in linea con la media nazionale (-2,7%). Il reddito pro-capite dei cittadini molisani continua comunque a crescere: Isernia supera Campobasso per spesa media a famiglia (2.603 euro) ma il capoluogo primeggia per consumi complessivi (229 milioni di euro)
Nel 2022 in Molise la spesa delle famiglie per i beni durevoli è diminuita del 2,5%, per un valore di 320 milioni di euro (penultimo posto in Italia): una flessione in linea con la media nazionale, ma più contenuta rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno (-3,7%). È quanto rileva l’Osservatorio dei Consumi Findomestic 2022 realizzato in collaborazione con Prometeia. Il reddito medio pro capite ha superato i 17.000 euro (17.452, +7,9%), mentre la spesa media familiare si è attestata su 2.519 euro: un valore inferiore alla media italiana (2.658 euro), ma superiore di 437 euro a quella del Mezzogiorno. La spesa media per nucleo familiare a Isernia (2.603) sorpassa di 116 euro quella di Campobasso (2.487 euro).
“Nel 2022 il consumo dei beni durevoli in Molise – afferma Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – è rallentato. Tuttavia, il settore dei mobili anche quest’anno si conferma in crescita (+5,0%, consumi per 91 milioni di euro), nonché il comparto più consistente, pari al 28,5% della spesa regionale in durevoli. Sono rimasti stabili gli acquisti di elettrodomestici (+0,2%) e telefonia (+1,2%), con un valore di 33 milioni di euro per ciascun settore, mentre ha perso terreno il segmento della mobilità: in forte contrazione le auto nuove (-15,5% e 42 milioni di euro), mentre le auto usate, che hanno un peso più rilevante nella spesa complessiva per durevoli (26,6%, 85 milioni di euro), registrano un calo più contenuto (-3,8%). In crescita, invece, gli investimenti sui motoveicoli: +3,5%, e 8 milioni di euro di acquisti complessivi”.
CAMPOBASSO – Nel 2022 le famiglie di Campobasso hanno speso in beni durevoli una media di 2.487 euro, -3% rispetto al 2021, nonostante L’Osservatorio Findomestic abbia registrato un aumento di reddito pro-capite dell’8,0%, raggiungendo 18.290 euro. Trend di crescita positivo per i motoveicoli (+2,6%, un totale di 5 milioni di euro), la telefonia (+1,1%, 24 milioni di euro) e l’arredamento (+4,2%), che con un valore di 65 milioni di euro è il comparto più consistente nella spesa dei durevoli a Campobasso. Sono in calo gli acquisti di auto nuove (-17,2%, scendono a 30 milioni di euro) e di auto usate (-3,6%, 61 milioni di euro), mentre resta stabile a 23 milioni di euro il settore degli elettrodomestici (-0,1%). Elettronica di consumo (-9,1%, e 11 milioni di euro) e Informational Technology (-4,5%, 10 milioni di euro) performano peggio dello scorso anno, ma tengono meglio rispetto alla media nazionale (-14,4% per l’elettronica e -8,2% per l’informational technology).
ISERNIA – Isernia resta anche quest’anno l’ultima provincia in Italia per spesa in beni durevoli, con un consumo pari a 92 milioni di euro. La spesa media delle famiglie isernine nel 2021 è cresciuta a 2.603 euro: secondo l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, sesto miglior incremento in Italia. Il segmento dei mobili registra un aumento del 6,8% (27 milioni di euro di spesa), più significativo rispetto agli altri settori in crescita: +0,9% per elettrodomestici, e +1,3% per la telefonia. In negativo il settore della mobilità: diminuiscono gli acquisti di auto nuove (-10,9%, 12 milioni di euro) e usate (-4,5%, 24 milioni di euro), mentre sempre più persone hanno acquistato un motoveicolo (+5,7%), nonostante il settore continui ad essere un mercato residuale con 2 milioni di euro complessivi. Calano anche l’elettronica (-5,7%, e 4 milioni di euro) e l’informational technology (-5,1%, 4 milioni di euro), ma, come a Campobasso, i due settori tengono meglio rispetto alla maggioranza delle province italiane.