Pallacanestro serie A1, la finale di Coppa Italia è il derby veneto Schio – Venezia
FAMILA WUBER SCHIO – BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI 88-61 (27-19, 43-37; 64-46)
SCHIO: Mabrey 17, Verona C. 7, Crippa 2, Keys 9, Ndour 13; Bestagno 4, Penna 17, Mestdagh 10, Sottana 7, Sventoraite 2. All.: Dikaioulakos.
SASSARI: Carangelo 6, Gustavsson 4, Makurat 12, Thomas 12, Holmes 11; Toffolo 11, Ciavarella 5, Mazza. Ne: Arioli e Fara. All.: Restivo.
ARBITRI: Pazzaglia (Pesaro Urbino), Morassutti (Gorizia) e Cassina (Monza Brianza).
NOTE: fallo antisportivo ad Holmes (Sassari). Progressione punteggio: 17-8 (5’), 37-23 (15’), 50-44 (25’), 75-51 (35’).
È Schio la prima finalista della Techfind Coppa Italia A1. Le venete, con il maggior scarto di competizione (+27) che emerge con foza nel terzo quarto, imbrigliano Sassari e si portano a casa la prima semifinale all’Arena.
L’avvio è all’insegna dell’equilibrio con Sassari che ha sempre una piccola inerzia con le orange che devono fare i conti anche con i due falli di Keys. Le scledensi, però, in transizione riescono a prendere un primo margine sul punteggio di 15-8. Le orange prendono un margine in doppia cifra, ma Sassari ci mette grinta e si riporta sotto sino al meno otto del 27-19.
Schio prova ad accelerare nel secondo periodo, ma Sassari riesce a rispondere sempre per le rime, anche se sul finale le scledensi provano a dare una ulteriore accelerata, subito suturata dalle isolane, capci di arrivare all’intervallo lungo con due soli possessi di distacco (43-37).
Sassari cerca di forzare i tempi in avvio di terzo periodo, ma la risposta delle orange è da killer: la tripla di Keys ed il canestro di Ndour consentono alle venete di ritornare con un margine in doppi cifra in proprio favore (50-40). Sassari, però, con Thomas e Makurat torna nuovamente a due soli possessi di distacco. Keys con un gioco da tre punti allunga, Mabrey mette la tripla che rischia di essere punto esclamativo, anche perché Sottana fa più quattordici (58-44). Penna allunga ulteriormente dall’arco (64-46).
Schio stringe ulteriormente i tempi in avvio di quarto periodo, andando a riprnedersi un vantaggio in doppia cifra sul 72-48. Penna di fatto fa scorrere i titoli di coda sulla contesa (78-51), un macigno sentenza sul match con il via alla festa dei tifosi veneti in tribuna al grido di ‘Schio, Schio’ e ‘la gente come noi non molla mai’, gioia che diviene ancora più colorata a fronte dell’87-61 sancito dal suono della sirena con il rendez-vous ora focalizzato per sabato 1° aprile 2023 alle 20.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 63-78 (21-12, 38-33; 56-61)
BOLOGNA: Pasa 8, Rupert 16, Olbis Andrè 8, Zandalasini 18, Laksa 8; Parker 8, Dojkic, Orsili, Cinili 3, Barberis, Del Pero. All.: Ticchi.
VENEZIA: Pan 4, Fassina 9, Santucci, Shepard 13, Kuier 4; Delaere 16, Madera 21, Yasuma 3, Villa 4, Cubaj 4. Ne: Meldere e Nicolodi. All.: Mazzon.
ARBITRI: Martellosio (Milano), Attard (Firenze) e Ferrara (Ferrara).
NOTE: Progressione punteggio: 15-4 (5’), 26-25 (15’), 45-43 (25’), 58-70 (35’).
Sarà una finale tutta veneta quella della Techfind Coppa Italia di A1, che andrà a chiudere domani (sabato 1 aprile) alle ore 20 all’Arena, le Final Eight di Campobasso. Dopo Schio, è Venezia a prendersi la copertina superando la Virtus Bologna dopo una gara molto intensa.
Di Venezia, peraltro, sono anche i primi punti della contesa, ma Bologna risponde con un break di 8-0 (due triple di Rupert e Zandalasini e canestro di Pasa). Ancora una tripla di Rupert costringe coach Mazzon a chiamarci prontamente time-out. Bologna continua a macinare gioco e va sul 17-4, portando il tecnico lagunare Mazzon a terminare i suoi time-out. Kuier va a segno, poi Delaere si fa valere e Venezia prova con la zona ad imbrigliare l’attacco felsineo, mettendo a segno un parziale di 8-0 con cui le orogranta si riavvicinano sino al meno cinque (17-12). Parker toglia le castagne dal fuoco alle emiliane e le riporta sul più nove (21-12).
L’avvio di secondo quarto è nelle corde di Sara Madera (canestro in post e tripla), ma Zandalasini allontana nuovamente Bologna. Delaere con una tripla porta le lagunari a meno due (24-22). Le venete sorpassano con la tripla di Madera, ma due liberi di Zandalasini ed Olbis Andrè girano l’inerzia nuovamente dalla parte di Bologna che ha una Zandalasini on fire. Shepard riavvicina le sue, ma Cinili allunga nuovamente il gap con Bologna che arriva ad un vantaggio di cinque punti all’intervallo lungo (38-33).
Pasa dà alle V-nere tre possessi di margine (40-33) in avvio di terzo periodo, poi è ancora Rupert ad ampliare il margine, ma Shepard prova a riavvicinare le orogranata. Parker va a segno, poi Shepard riavvicina le lagunari con Fassina che ispessisce il break (45-43). Rupert non ci sta, ma anche Madera giganteggia sotto le plance. Sempre Rupert fa pentole e coperchi per le emiliane con Madera pronta a rispondere presente ed è sempre la livornese a rilanciare le orogranta che, con una tripla di Pan, operano il sorpasso (52-53). Olbis Andrè mette a segno il 54-53, poi Delaere con un’ulteriore tripla, dà il più due alle sue (54-56). Villa mette a segno il più quattro (54-58), poi Delaere con una tripla porta le lagunari sino al più sette (54-61). Rupert fa 2/2 ai liberi, poi Yasuma fallisce il buzzer-beater, ma le veneziane sono avanti di cinque (56-61).
Delaere porta il margine a più sei con un’altra tripla (58-64), poi Cubaj e Madera che prende un rimbalzo su tripla fallita portano il quintetto di Mazzon sul +10 (58-68). Cubaj mette a segno il più dodici (58-70). Zandalasini prova a dare una scossa alle sue, ma il tempo scorre inesorabile. Pan porta nuovamente il margine in doppia cifra dalla lunetta (61-71). Yasuma, con tanta fortuna, mette a segno il più tredici (61-74). Zandalasini riavvicina le felsinee e si fa sentire anche in difesa, ma il gioco da quattro punti di Sara Madera (63-78) chiude di fatto i conti, rimandando a casa Bologna e spingendo Venezia in finale.