Tra Castelmauro e Roccavivara inaugurato mega impianto eolico di Enel Green Power
I parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, il Senatore Costanzo Della Porta e l’Onorevole Elisabetta Lancellotta, hanno partecipato al taglio del nastro del Parco Eolico di Castelmauro, realizzato da Enel Green Power.
L’impianto, tra Castelmauro e Roccavivara, è costituito da sette aerogeneratori da 4,2 Mw ciascuno, per una potenza totale pari a 29,4 Mw. Il nuovo parco eolico produrrà circa 70 GWh ogni anno da fonte rinnovabile, evitando l’emissione in atmosfera di circa 30mila tonnellate di CO2 all’anno e l’utilizzo di 15 milioni di metri cubi di gas.
Prima l’intervento nel corso del convegno al Ristorante La Passeggiata, poi il taglio del nastro al Parco Eolico.
“Un impianto importante per l’intero territorio, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo con la crisi energetica, una delle conseguenze del conflitto in Ucraina. Un contributo alla crescita italiana delle energie rinnovabili, contribuendo alla transizione energetica verso la generazione del domani. Nel programma del Governo Meloni, ci sarà tanta attenzione sul tema della diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale delle fonti energetiche”, il commento del Senatore Della Porta e dell’Onorevole Lancellotta.
“Abbiamo il dovere di sfruttare le nostre risorse e la nostra Nazione, in particolare il Mezzogiorno rappresenta il paradiso delle rinnovabili, dove è presente un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili. Iter sicuramente da semplificare”, hanno concluso i due parlamentari molisani.
Della Porta e Lancellotta hanno approfittato dell’occasione anche per ricordare come l’impegno della rappresentanza parlamentare molisana sarà rivolta al cosiddetto Decreto Molise, attraverso il quale si lavorerà per tutte le urgenze, le necessità e le priorità del nostro territorio e dei suoi cittadini col primo, indispensabile, approccio che riguarderà il tema della sanità molisana e l’uscita dal commissariamento. E, dunque, alla risoluzione delle cause che hanno determinato l’ingente debito sanitario.