Doccia fredda per i malati oncologici molisani: dal 1° ottobre il Gemelli interrompe le prestazioni di radioterapia. “Da Toma nessuna soluzione”
Tutto è determinato dal tetto dell'extrabudget su cui la Regione potrebbe intervenire in base al fabbisogno del territorio
Il Gemelli Molise avendo raggiunto il tetto di spesa imposto dalla Regione comunica l’interruzione dell’erogazione delle prestazioni di radioterapia a malati oncologici residenti in Molise a partire dal 1° ottobre 2022.
“Una esigenza – ha spiegato il presidente del CdA, Stefano Petracca – che deriva dall’ente commissariale che ha fissato un tetto di spesa invalicabile per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia salva-vita in favore dei pazienti oncologici molisani.
Siamo consapevoli – ha continuano – che essendo l’unico centro di radioterapia i pazienti molisani saranno costretti a recarsi al di fuori del territorio regionale per usufruire delle suddette prestazioni salva-vita con tutti i disagi che ne conseguono. Purtroppo, si tratta di una scelta non dettata dalla volontà di Gemelli Molise. Come realtà che opera nella Regione Molise da 20 anni e come cittadini molisani non comprendiamo come si possa giustificare la fissazione di un limite per prestazioni che riguardano la vita e la tutela del cittadino, un diritto che dovrebbe essere costituzionalmente garantito. L’importo stabilito come tetto di spesa dagli enti preposti non rispecchia i reali fabbisogni della popolazione e non è sufficiente a soddisfare le esigenze dei pazienti molisani per queste prestazioni essenziali per la salvaguardia della vita”.
In pratica, con il Decreto Commissariale numero 10 del 5 febbraio 2020 (che porta la firma dell’allora Commissario Giustini ndr) con oggetto i limiti di spesa per l’anno 2019, (quindi ad annualità già conclusa) le prestazioni oncologiche salva vita di Radioterapia sono state ricondotte nell’ambito del tetto di spesa ambulatoriale definito invalicabile, a differenza di quanto previsto nel precedente accordo contrattuale 2016-2018.
Il DCA numero 56 del 30 settembre 2020 ha poi determinato l’ammontare per il 2020, mentre il DCA 60 del 9 novembre 2021 quello del 2021. Entrambi quelli degli anni scorsi hanno così visto le prestazioni di radioterapia erogate oltre i tetti di spesa non riconosciute e non remunerate.
Per l’anno 2022 non è stato ancora emanato uno specifico provvedimento che definisca l’entità delle prestazioni erogabili, facendo riferimento a quanto determinato per l’anno 2021, l’importo stabilito non rispecchia i reali fabbisogni della popolazione e non è sufficiente a soddisfare le esigenze dei pazienti molisani. “Infatti il budget è arrivato ad imminente esaurimento”, hanno commentato dalla struttura.
Nel frattempo si è espresso anche il Consiglio di Stato con la sentenza n. 0471/2022 (REG.PROV.COLL. N. 08843/2021 REG.RIC.) che ha stabilito che è legittimo prevedere un tetto di spesa, anche per prestazioni oncologiche salva vita, precisando però che è compito delle Regioni determinarli in base ai reali fabbisogni del territorio.
“Per acquisire questi dati – ha spiegato Petracca – basterebbe analizzare l’attività dell’unico Centro di Radioterapia della Regione, il Gemelli Molise appunto. Ma purtroppo, anche innumerevoli interlocuzioni degli ultimi mesi con l’ente commissariale, ad oggi, non hanno prodotto alcuna soluzione a questa ennesima grave situazione per la sanità molisana. Come Gemelli Molise – ha poi concluso – auspichiamo che questa imminente emergenza sanitaria possa essere evitata con una reazione e soluzione tempestiva delle istituzioni preposte. Negli ultimi 10 anni sono stati curati circa 7000 pazienti oncologici molisani. Nel 2021 sono stati 800 i nostri corregionali sottoposti a trattamenti radioterapici. Da gennaio ad agosto 2022 sono stati curati 540 pazienti molisani. Purtroppo, è contro la nostra volontà, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2022 oltre 200 malati oncologici molisani saranno costretti a rivolgersi a centri di radioterapia fuori regione”.