Il giornalista Mario Calabresi esalta Altilia: “In Italia c’è un’antica città romana quasi perfettamente integra. Non è né Pompei né Ercolano…”
Il giornalista Mario Calabresi, direttore del quotidiano La Repubblica dal 15 gennaio 2016 al 18 febbraio 2019, nella rubrica del suo blog, Altre Storie, ha esaltato la bellezza di Altilia.
“In Italia c’è un’antica città romana quasi perfettamente integra. Non è Pompei e nemmeno Ercolano o Ostia antica, ma ha un nome che per me era completamente sconosciuto: Sepino. Si trova in Molise, a due ore da Roma. Quando ho scoperto della sua esistenza, ho pensato che in Italia abbiamo troppi tesori ancora nascosti e che possono essere scoperti in un fine settimana, senza bisogno di prendere aerei o fare lunghi viaggi”, scrive il giornalista.
“Questa storia ha tre protagonisti – prosegue il racconto – Il primo è Massimo Osanna, archeologo e professore universitario, oggi Direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura. In primavera ci siamo visti e abbiamo parlato di valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Ad un certo punto mi ha detto: «Conosci Sepino?». Io sono rimasto interdetto e lui ha solo aggiunto: «Molise». Allora mi è venuto in mente un post di Selvaggia Lucarelli che, nell’estate del 2020, si era fotografata proprio in mezzo alle rovine romane di Sepino”.
“Poi ho capito che era il luogo di cui parlava Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” quando scrisse: “Di tutte le città dissepolte questa è la più romantica”. Osanna era della stessa idea e allora per scommessa e per curiosità gli ho proposto di fare un podcast con Choramedia, per vedere se si riesce a risvegliare l’interesse – prosegue Mario Calabresi – Ora, questo podcast realizzato insieme a Davide Savelli, che Sepino la conosce davvero e da sempre, è finalmente pronto. Si chiama “Tre volte Sepino” e potete ascoltarlo su tutte le piattaforme di streaming audio. Quanto sia importante scoprire questo luogo, ricco di storia e tradizione, ce l’ha spiegato Enrico Rinaldi, Direttore del Parco Archeologico di Sepino: è un po’ come se fossimo dentro a una specie di modellino di città della Roma antica, ancora intatto. Un parco archeologico dove non si paga alcun biglietto per entrare, dove fa anche molto più fresco che nel resto d’Italia e che vale davvero una visita”.