Il mondo della politica regionale e la città di Campobasso sono in lutto. Si è spento all’età di 79 anni, all’alba di oggi, venerdì 18 febbraio 2022, Gino Di Bartolomeo, al secolo Luigi. Nella sua lunga carriera politica, durata mezzo secolo, aveva ricoperto tutte le più importanti cariche istituzionali.
Entrato nel Consiglio comunale di Campobasso nel 1970, è stato consigliere comunale, assessore comunale, consigliere provinciale, Presidente del Consiglio provinciale di Campobasso, consigliere regionale, assessore regionale, Presidente della Giunta regionale del Molise dal 1992 al 1994, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dal 2006 al 2008 è stato Senatore della Repubblica e membro della 13^ Commissione Permanente (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali). Dal 2009 al 2014 è stato sindaco di Campobasso con una schiacciante vittoria al primo turno, chiudendo la sua esperienza politica così come aveva iniziato, ovvero da consigliere comunale a Palazzo San Giorgio, carica che aveva ricoperto dal 2014 al 2019. Alle elezioni comunali del 2014 ha pagato soltanto per la divisione del centrodestra, recatosi spaccato alle urne, pur ottenendo ancora la fiducia (in corsa da solo) del 10% dei campobassani.
Molto amato in città, era un punto di riferimento per tanti politici che erano soliti affollare la sua casa nel cuore di un Quartiere popolare, il Quartiere CEP di Campobasso, per chiedere consigli e per parlare di quell’argomento che aveva scandito tutta la sua vita, la politica.
Sempre dalla parte della fascia più debole della popolazione, non era il politico dei salotti, ma è stato per decenni il punto di riferimento di chi era in difficoltà.
La sua vita è stata scandita anche da gravi drammi, come la perdita del figlio e, poi, della moglie. Dopo la scomparsa del figlio aveva iniziato la sua personale battaglia per aiutare le famiglie, anche durante la sua attività a Palazzo Madama, che nel loro percorso avevano incontrato questo male oscuro, di cui spesso la politica preferisce non parlare. Ma Big Gino, così come fu soprannominato durante la sua esperienza da primo cittadino, andava sempre oltre, anche a costo di farsi ‘nemici’ importanti. Anche nel discorso di chiusura della campagna elettorale del 2014, in Piazza Vittorio Emanuele, non lesinò attacchi contro gli ex compagni della coalizione che lo lasciarono solo con l’unica lista di Forza Italia contro le tante liste del centrodestra e centrosinistra, messe in piedi per contrastarlo. E tutti, poi, negli anni gli porsero le proprie scuse.
Con Gino Di Bartolomeo si chiude un capitolo importante della storia politica, economica e sociale della città di Campobasso e del Molise intero. Alle fasce deboli della popolazione mancherà la sua vicinanza e mancheranno il suo sorriso e la sua battuta sempre pronta. Quasi sbarazzina. Ma Big Gino poteva tutto con tutti.
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