Campochiaro, proteste per l’inizio dei lavori della prima centrale a biomasse. Domenica manifestazione a Bojano
“No ecomafia”. È questo lo slogan urlato da diversi cittadini che questa mattina, venerdì 26 settembre, a Campochiaro, si sono recati dinanzi al cantiere appena aperto per la costruzione della prima centrale a Biomasse. Ovvero una delle due per le quali la Regione Molise ha dato l’autorizzazzione, salvo poi approvare solo qualche giorno fa in Consiglio una mozione che impegna il governatore Frattura ad annullare in autotutela, le determine dirigenziali con le quali sono stati autorizzati gli impianti.
Mentre il direttore dei lavori, insieme al personale tecnico tentavano di lavorare, le proteste delle mamme e di chi sta combattendo una battaglia per la salvaguardia del proprio territorio, si sono fatte sentire e le attività del cantiere sono state bloccate.
Ovviamente, le preoccupazioni sono tutte legate ai rischi connessi alla salute che l’inceneritore potrebbe generare, in una zona tra l’altro ricca di acque e laghi sotterranei. Chi ha preso parte alla manifestazione ha anche chiesto invano, ovviamente, il sequestro degli escavatori.
In realtà con l’autorizzazione da parte della Regione, l’inizio dei lavori era anche abbastanza prevedibile, anche se, come ha sottolineato il primo cittadino di Campochiaro, Antonio Carlone “bisognava quantomeno attendere la decisione del presidente, dopo il voto all’unanimità del Consiglio regionale che ha impegnato Frattura ad annullare le autorizzazioni”.
Intanto, mentre sembrerebbe che la società Civitas, che ha ricevuto l’autorizzazione per l’impianto, abbia trovato un’altra azienda acquirente per quest’ultimo, seppur ancora da realizzare, i sindaci della zona del Matese hanno chiesto un incontro al Prefetto, Francesco Paolo di Menna, che molto probabilmente convocherà una riunione per il prossimo lunedì.
E’ invece programmata per domenica 28 settembre alle ore 11, in Piazza Roma a Bojano, la manifestazione “Non biomassacriamo l’aria”, sulla cui locandina, oltre ai simboli delle organizzazioni ambientaliste spicca quello della Provincia di Campobasso e dei Comuni della zona, scesi in prima linea per sostenere questa battaglia a difesa dell’ambiente.