Estorsione con metodo mafioso, uso di armi e spaccio di cinque chilogrammi di cocaina in Molise, alla sbarra tre malviventi campani
Personale del GICO della Guardia di Finanza di Campobasso e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso ha arrestato, a Napoli e nel territorio provinciale, di tre persone indiziate di essere contigue al clan camorristico campano Sautto/Ciccarelli.
I tre uomini si sono ritenuti gravemente indiziati di essersi resi responsabili dei reati di estorsione aggravata dal cosiddetto metodo mafioso e dall’uso di armi, nonché di spaccio reiterato di cocaina per un quantitativo complessivo di cinque chilogrammi.
L’indagine è scaturita dall’Operazione ‘Piazza Pulita’ del 20 maggio 2020, che portò a 39 misure cautelari personali, nonché al sequestro preventivo di beni mobili e immobili, nonché di aziende, per un valore di oltre un milione di euro. Tra l’altro, sono già diverse le condanne comminate in Primo grado.
Decisiva la testimonianza di un collaboratore di giustizia, che ha svelato i traffici illeciti inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti nel periodo di conclusione delle indagini dell’Operazione ‘Piazza Pulita’ e il suo arresto.
L’Operazione ‘Piazza Pulita’ portò a conoscenza del quantitativo di droga spacciato sulla piazza di Bojano, venendo alla luce i nomi di persone legate al clan Sautto/Ciccarelli. Persone che, con metodo estorsivo, costrinsero il collaboratore di giustizia a rifornirsi dal clan per lo spaccio del materiale stupefacente.
In un anno e mezzo è la terza indagine (ancora nella fase delle indagini preliminari) conclusa con misure cautelari. In questo filone, i cinque chilogrammi di droga avevano movimentato liquidità per mezzo milione di euro.
La Procura della Repubblica di Campobasso precisa come “le preoccupazioni, più volte, palesate a margine di indagini per furti, rapine, estorsioni e condotte violente, che nascono nel mondo dello spaccio di droga, si sono confermate, ancora una volta, con questa operazione di Polizia Giudiziaria, anche rispetto alla penetrazione in Molise di esponenti appartenenti a clan camorristici del foggiano e della Campania, ove questo fenomeno è endemico, sviluppandosi in tutte le sue peggiori articolazioni, aggredendo i settori economici e i principali diritti dei cittadini”.