Strutture per diversamente abili con ‘Dopo di Noi’: “Ordine del giorno presentato da Fusco, Lattanzio e Sabusco”
“A volte ci si dimentica di quante persone non abbiano la piena autonomia motoria nel compiere quei piccolissimi gesti quotidiani che caratterizzano la routine di ogni essere umano, persone costrette a dover essere affiancate quotidianamente. Le Istituzioni hanno il ‘diritto-dovere’ di non dimenticarsi di loro, di non considerarli degli invisibili. In Molise ci sono strutture che grazie al progetto ‘Dopo di Noi’ sono state create per garantire le migliori opportunità nei percorsi di vita e offrire soluzioni attente alla globalità dei bisogni degli utenti. Strutture il cui ambito di operatività va necessariamente rivisto”: a parlare la consigliera Fusco Perrella (prima firmataria), che insieme a Nunzia Lattanzio e Giuseppe Sabusco ha presentato un ordine del giorno al presidente Paolo di Laura Frattura e alla Giunta regionale.
“Vorremmo – continua la nota a firma dei tre consiglieri – che venisse elaborato un piano di azione che miri a risolvere le questioni ancora aperte relative a: l’ammissione degli ospiti all’interno di queste strutture, perché alcuni disabili gravi continuano a essere gestiti all’interno di servizi residenziali destinati invece alla terza età. Non bisogna dimenticare che i soggetti mandati in strutture fuori regione comportano costi elevati a carico del sistema sanitario (perché l’inserimento è considerato a valenza riabilitativa nonostante siano passati molti anni dal loro inserimento in queste strutture senza la verifica dei risultati riabilitativi). Un’altra questione aperta – continua la nota – è l’assenza delle strutture per il “Dopo di noi” all’interno delle linee della programmazione sociale di zona da parte degli Ambiti Territoriali Sociali. Un altro aspetto da non sottovalutare è che la sostenibilità economica di questo tipo di strutture i cui costi, senza la previsione di quote di compartecipazione pubblica dovute anche a forme di accreditamento del servizio, rischiano di essere molto alti e completamente a carico degli utenti.
Per questo – affermano ancora i consiglieri – bisogna integrare il manuale di accreditamento socio-sanitario perché questa tipologia si concretizzi e diventi oggetto di convenzione.
Del resto l’impianto normativo non lascia spazio ad interpretazioni: con la Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge – quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili” si è realizzato l’intento di superare gli ostacoli che si frappongono tra le persone con handicap e una loro migliore integrazione agendo nel modo più mirato possibile, con benefici tendenti a favorire il più completo inserimento della persona con handicap nel contesto sociale.
Le strutture al momento attive nella Regione Molise sono la Residenza Protetta di Agnone (Cooperativa Sociale C.A.S.I.) attiva dal 26 giugno 2010; la Residenza Protetta di Ururi (Cooperativa Sociale ARCOBALENO) attiva dal 09 settembre 2011 e la Residenza Protetta di Isernia (A.Fa.S.eV.) attiva dal 14 aprile 2012.
È di fondamentale importanza – continuano i consiglieri – salvaguardare le strutture del “Dopo di Noi”, che rappresentano per le persone con disabilità che le abitano non solo la propria casa ma anche e soprattutto la propria famiglia, giacché l’assistenza e cura è affidata a collaboratori specializzati che condividono la missione associativa e che a gestirle sono direttamente le famiglie.
Le strutture sono state concepite allo scopo di assicurare non solo una semplice soluzione abitativa, ma soprattutto per accompagnare gli utenti in un cammino comune d’inserimento sociale, nella crescita delle personali autonomie, nella capacità di gestione della casa, nell’organizzazione del tempo libero, degli impegni quotidiani e nel mantenimento della rete amicale e familiare.
Un altro dato importante da sottolineare – continuano i consiglieri – è che il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con data 16 aprile 2002, ha reso esecutiva la ripartizione finanziaria per la realizzazione dei progetti denominati “Dopo di noi” e con il suddetto decreto è stato assegnato alla Regione Molise un finanziamento di € 725.558,16; con la legge regionale del 6 maggio 2014, n. 13, è stato disciplinato il sistema integrato di interventi e servizi sociali, denominato “sistema integrato”, con l’obiettivo di promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l’autonomia individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, la coesione sociale, la costruzione di comunità solidali, l’eliminazione e la riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione. Per questo – concludono i consiglieri Fusco, Lattanzio e Sabusco – poiché la Regione Molise in diversi atti normativi ha fatto riferimento alla struttura del “Dopo di noi” per la disabilità grave chiediamo che venga elaborato un piano per dare la più ampia tutela possibile a chi è affetto da disabilità gravi”.