Omicidio nella notte di Natale a Campobasso, l’unico indagato piange e si avvale della facoltà di non rispondere. Si seguirebbe la pista della droga
Il 37enne campobassano Giovanni De Vivo, accusato dell’omicidio di Cristian Micatrotta, avvenuto la notte di Natale in via Giambattista Vico a Campobasso, non ha risposto alle domande del Giudice per le Indagini Preliminari, Veronica D’Agnone, e a quelle del sostituto procuratore Elisa Sabusco. Con l’unico accusato dell’omicidio, il suo legale, Mariano Prencipe.
De Vivo si è avvalso della facoltà di non rispondere, perché, come ha spiegato l’avvocato Prencipe, “ha avuto modo di parlare col suo assistito soltanto poco prima dell’interrogatorio, rispetto a una vicenda in cui i dettagli faranno la differenza e della quale ci sono degli aspetti oscuri ancora da chiarire”.
Per l’avvocato di De Vivo, che avrebbe pianto per tutto il tempo, “alcune questioni andrebbero meglio chiarite per spiegare meglio il quadro di quanto accaduto”.
Sono tanti gli interrogatori attorno a una vicenda, classificata, per il momento, come legata al mondo della droga, seppur sembrerebbe di modesti quantitativi.
Nel pomeriggio del 28 dicembre 2021, intanto, è stata fissata l’autopsia sul corpo del 38enne Cristian Micatrotta, la vittima di una vicenda ancora tutta da chiarire con la domanda principale che si pongono tanti in città e della quale si cerca la risposta: “Perché è stato ammazzato il geometra con la passione per il calcio?”.