Consegnato al Quirinale il riconoscimento di Alfiere del lavoro allo studente campobassano Marco Romano
Dopo la sosta dello scorso anno dettata dall’emergenza pandemica, martedì 26 ottobre 2021, è ripresa la tradizione degli incontri al Quirinale per la consegna da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “al merito del lavoro” e anche dei riconoscimenti ai giovani Alfieri del lavoro nominati il 2 giugno 2020 e 2021.
Ogni anno, infatti, insieme ai venticinque neo Cavalieri del Lavoro vengono premiati al Quirinale anche i venticinque migliori studenti d’Italia. I venticinque studenti sono scelti non più di uno per provincia fra i migliori segnalati dai presidi delle scuole di tutta Italia. Per poter essere segnalati attualmente sono richiesti i seguenti requisiti: votazione minima di 9/10 alla licenza media, almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi 4 anni della scuola superiore, votazione di 100/100 all’esame di Stato.
Agli Alfieri del Lavoro va l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica. Tra di loro, quest’anno, con merito figura anche lo studente campobassano Marco Romano che ha così ricevuto, proprio dalle mani del Presidente Mattarella, l’ambito riconoscimento.
“La consegna in simbiosi delle insegne di Cavaliere dell’Ordine al merito del lavoro con quelle del riconoscimento di Alfiere del lavoro ai più giovani e meritevoli studenti d’Italia, ha non solo un forte e voluto valore simbolico – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – ma rappresenta anche il segnale di quanto il nostro Stato e le nostre Istituzioni siano coscienti della necessità di rendere continuo e fluido, a tutti i livelli, un ricambio generazionale che proprio il nostro sistema scolastico, attraverso il lavoro qualificato dei nostri docenti, può incentivare. È per questo – ha aggiunto Gravina – che oltre a fare gli auguri e i complimenti a Marco e alla sua famiglia per il riconoscimento ottenuto e per la determinazione mostrata nel raggiungerlo, complimenti altrettanto doverosi vanno fatti ai suoi professori che lo hanno guidato in questo primo importante percorso della sua formazione”.