118, inaccettabili i tagli lineari. Primiani: “A rischio la rete di emergenza-urgenza”
“Se oggi in Molise si può ancora parlare di una rete di emergenza territoriale, lo si deve soprattutto alle associazioni di volontariato che operano a supporto del servizio 118. Si tratta di prestazioni fondamentali per i cittadini, che sempre più spesso vengono trasferiti negli ospedali a bordo di ambulanze gestite da volontari”. Così il consigliere regionale del M5S, Angelo Primiani.
“Tuttavia – continua Primiani – il nuovo regolamento 2021 del servizio 118 rischia di mettere a dura prova l’intera rete di emergenza territoriale, già ridimensionata dal Pos 2019–21. In particolare, mi riferisco al drastico taglio dei rimborsi destinati agli operatori volontari. Un taglio di oltre il 50%, che rischia di rendere economicamente insostenibile la loro attività salvavita. È vero, un adeguamento delle convenzioni si rende necessario anche alla luce delle disposizioni introdotte dal Codice del terzo settore (d.lgs. n. 117/2017). Ma con il taglio lineare imposto da Asrem si corre il rischio che le associazioni non riescano più a garantire un servizio vitale per la nostra sanità.
Oggi abbiamo di fronte un’istantanea molto chiara: il Molise ha storicamente abdicato il servizio di 118 ed ora vuole rimodulare le convenzioni al ribasso, non stanziando fondi sufficienti per il trasporto in emergenza. Dall’altro lato, il presidente-commissario adotta un Pos lacunoso, che fa perno su accordi con altre regioni per il trasferimento di pazienti con patologie gravissime, come ictus e infarti. In estrema sintesi, ad un servizio inefficiente si sommerà a breve la frustrazione degli operatori. A farne le spese saranno, come sempre, i cittadini.
È ora di porre rimedio a questa annosa vicenda, che di fatto sta portando ad un servizio sottopagato e privo di tutele per gli operatori. Basti pensare agli autisti-soccorritori, che nel quadro normativo vigente non trovano alcuna forma di inquadramento.
Trovo dunque inaccettabili – conclude Priamini – i tagli voluti dall’attuale dirigenza di Asrem, tagli drastici e incondizionati. Ancor più in considerazione del fatto che nel Pos 2019-21 è previsto, in diverse occasioni, il trasferimento in strutture sanitarie extra regionali di pazienti affetti da particolari patologie. È quindi paradossale anche solo pensare di operare tagli al servizio di trasporto”.