In Consiglio comunale a Campobasso si è discusso un ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare della Lega che chiedeva l’adesione da parte della Città di Campobasso al Network nazionale dei Comuni amici della famiglia.
“Tale iniziativa si fondava e si fonda sulla volontà di partecipare ad una rete di confronto, scambio e condivisione di buone pratiche tese a promuovere e sostenere le famiglie – scrivono i consiglieri comunali della Lega, Alberto Tramontano e Alessandro Pascale – L’ordine del giorno è stato respinto dai grillini e dai piddini che, sospinti da furore ideologico, hanno alzato i soliti ed inutili steccati intrisi di diffidenza e supponenza”.
“L’inverno demografico che sta attraversando l’Italia merita risposte all’altezza anche dai singoli Comuni, che possono elaborare e sostenere strategie mirate e non soltanto interventi socio-assistenziali – prosegue la nota – Se non ci sono più bambini, le città, i paesi, lo sport, le scuole muoiono: di fronte a questa inesorabile prospettiva è necessario reagire con forza e determinazione. Non è pensabile che vi siano coppie che rinunciano alla genitorialità perché lasciate sole, perché non hanno certezze lavorative, perché non vi sono servizi pubblici adeguati. Si è persa un’altra occasione per assecondare i propri steccati ideologici: chi non si cinge della bandiera arcobaleno non ha diritto di parola o di iniziativa! Chi afferma che le famiglie vadano promosse ed incoraggiate viene visto con sospetto! Ma noi continuiamo a combattere, con serietà e dedizione, credendo che sia necessario promuovere la vita, con e per le famiglie, in un momento storico così oscuro e anestetizzato”.
La mozione è stata respinta con il voto contrario di 23 consiglieri e quello favorevole di 3, oltre a un’astensione.
“Saremo comunque lieti, al di là del voto – ha detto il sindaco Gravina – di portare nell’apposita commissione questo tema, senza pregiudizi, per permettere a tutti i consiglieri un dibattitto più approfondito”.