Dall’antica Roma all’età Vittoriana: il Museo del Gusto nasce dalla creatività degli studenti dell’IPSEOA di Vinchiaturo. Un viaggio virtuale per conoscere la bitudini alimentari nelle diverse epoche
Dal Molise nasce il Museo Immateriale del Gusto, progetto didattico integrato nato grazie alla collaborazione degli studenti della classe quinta A dell’IPSEOA di Vinchiaturo (plesso dell’IISS “Lombardo Radice”), guidati dai docenti Roberta Minì e Daniele Muccilli, con i creativi di “UnAcademy Italia – Accademia non convenzionale della cultura digitale”.
Un museo visitabile online, ubicato in un mondo immateriale, condizione indispensabile in tempi di pandemia e di didattica a distanza, ma utile per educare gli alunni, oltre che alle discipline curricolari, anche alle competenze informatiche e ai concetti di identità ed arte digitale.
Divisi in gruppi, gli alunni hanno progettato nel corso dell’ultimo anno scolastico sulla piattaforma Craft, diverse installazioni museali che rappresentano al meglio le abitudini alimentari nell’antica Roma, nel Medio Evo, nell’Età Vittoriana e nel periodo tra le due guerre mondiali, attraverso modelli 3D, pannelli bilingue, musiche ed effetti sonori, curati in ogni minimo aspetto.
“Il progetto si è sviluppato sia in orario curriculare che extracurriculare – affermano i docenti responsabili del progetto – ma gli studenti, tutti maggiorenni, hanno avuto accesso alla piattaforma anche in autonomia, per apprendere attraverso l’esperienza, quanto scoperto sulle dinamiche dei mondi immersivi”.
La chioccia digitale del progetto è ‘unAcademy-Italia’, gruppo nato nel 2007 che accomuna professionisti, ricercatori, artisti, scrittori, scienziati, poeti e programmatori, frequentatori di Second Life, la piattaforma virtuale che prima di Twitter e Facebook è stata capace di attrarre milioni di persone nel mondo.
Fanno parte del gruppo di lavoro i fondatori di unAcademy-Italia, Fabio Fornasari, architetto, museologo, responsabile scientifico del Museo Tolomeo e ricercatore associato IRPPS-CNR e Giuseppe Granieri, docente di Social Media e Web Content Management presso l’Università
Urbino, scrittore e autore di numerosi saggi sui mondi immateriali, oltre a professionisti del mondo della cultura, builder e docenti di diverse scuole di ogni ordine e grado.
“L’indirizzo di cucina dell’alberghiero – proseguono i responsabili scolastici del progetto – prevede numerose ore di laboratorio pratico, in cui i ragazzi sono invitati a mettere in atto la loro conoscenza e la loro creatività. Temendo un allontanamento e la perdita di questa esperienza, in un anno straordinario come questo, noi docenti siamo stati spinti a sperimentare attività alternative per coinvolgere i ragazzi e non farli sentire soli, in un momento particolare in cui stanno perdendo momenti essenziali per la loro crescita, abbiamo pensato che il proporre un mondo immateriale potesse coinvolgerli con entusiasmo”.
L’accesso al Museo Immateriale del Gusto è possibile iscrivendosi gratuitamente alla piattaforma Craft (https://www.craft-world.org/page/en/home.php), creando il proprio avatar.